Quasi 200 appartamenti sono stati dichiarati inutilizzabili per via dei potenziali rischi di inquinamento ambientale derivanti dal cattivo funzionamento degli scarichi fognari. A Fondachello finalmente si cambia registro e la stagione estiva si annuncia ancora più bollente.
L’inquinamento del mare tema portante di ogni stagione. Con le legittime lamentele di vacanzieri mordi e fuggi e turisti. Sullo sfondo centinaia di mini appartamenti in riva al mare che trasformano Fondachello in una bolgia infernale.
Guardia Costiera e Comune di Mascali, alla vigilia della stagione estiva, hanno avviato, in sinergia tra loro, il controllo a tappeto di residence e mini alloggi, nell’intento di verificare i rispettivi impianti per lo smaltimento dei reflui fognari. Già un primo sopralluogo, nei giorni scorsi, ha consentito di scoperchiare il pentolone.
Nelle ultime ore Guardia costiera, Servizio Igiene dell’Asp di Giarre e Polizia locale hanno avviato un nuovo e approfondito accertamento in 5 plessi di edilizia residenziale, realizzati sul finire degli anni ‘80 e costituiti da 152 mini appartamenti.
Circa un migliaio di inquilini, tra vacanzieri e pendolari del mare, in larga parte non residenti. Utilizzati i coloranti allo scopo di seguire il percorso dei reflui fognari dei singoli alloggi e i risultati hanno confermato un quadro impressionante. In parte preventivabile.
In un plesso edilizio è stata riscontrata l’esistenza di un depuratore che però, secondo quanto emerso, non era funzionante. Peggio ancora, quel che sarebbe avvenuto in altri complessi residenziali, con lo scarico dei reflui direttamente nei sottoservizi comunali per le acque bianche collegati con gli esistenti canali che sversano in mare.
Su tutta la vicenda sarebbe in corso una delicata attività di indagine che potrebbe portare alla scoperta di altarini sconvenienti, nel frattempo una ordinanza sindacale ha disposto il divieto di abitazione per tutte le unità immobiliari dell’intero complesso River Plate, il divieto di utilizzo degli scarichi, nonché l’uso del depuratore comune a servizio del “super condominio” finito nel mirino del Circomare.
I controlli proseguiranno a tappeto. Casa per casa. Si è aperto un taglio e si andrà avanti. Senza esitazione.