Si è concluso con una festa, all’insegna del divertimento e della fratellanza, nel salone dell’Oratorio parrocchiale di via Carlo Alberto, il progetto “doposcuola” organizzato dalla Chiesa Madre di Giarre, retta da don Nino Russo. Promossa e curata dalla dottoressa Rosa Cavallaro, dirigente medico all’ospedale “San Vincenzo” di Taormina, l’iniziativa, condivisa da un gruppo di professionisti del mondo della scuola, è stata accolta da numerose famiglie dell’hinterland desiderose di avere a fianco dei loro figli persone che, con serietà ed impegno, seguissero nei compiti i propri ragazzi, aiutandoli a superare le difficoltà incontrate nel percorso d’istruzione obbligatoria.
Numerose le adesioni pervenute in Parrocchia da parte di famiglie italiane e non. Tra gli iscritti, infatti, numerosi sono stati gli studenti di nazionalità straniera (marocchini, filippini, tunisini e rumeni) per i quali, oltre ad un intervento di rafforzamento e recupero scolastico si è reso necessario, da parte dei volontari, un intervento mirato all’integrazione.
Provenienti dai tre ordini di scuola, primaria e secondaria di primo e secondo grado, i ragazzi, ospitati tre giorni a settimana nei locali dell’Oratorio, con l’aiuto dei volontari, hanno curato in particolare la lettura, la grammatica, l’esposizione orale, nozioni di matematica, argomenti di storia e di geografia. Associate allo studio, le attività ricreative e sportive, organizzate dai volontari nei campetti della struttura parrocchiale.
«È stata un’esperienza gratificante e di grande crescita personale – afferma una volontaria – in quanto, il rapporto con i ragazzi, non è stato solo di tipo scolastico, ma ricco di dialoghi, battute scherzose ed esortazioni a credere in loro stessi e nelle proprie potenzialità. Operare in piccoli gruppi, inoltre, ci ha permesso di intervenire in maniera personalizzata».
«I bambini – spiega un’altra volontaria – si sono integrati subito, interagendo con noi e tra di loro con molta tranquillità. Tanto l’interesse e l’impegno che hanno profuso nello studio delle diverse discipline. Vedere, settimana dopo settimana, i loro progressi mi ha riempito il cuore di gioia». «Iniziata tra mille dubbi e perplessità, l’iniziativa è andata oltre le aspettative – spiega la dott.ssa Cavallaro –. I risultati conseguiti dai ragazzi in termini di studio e di socialità, infatti, ci hanno fatto capire che il tempo loro dedicato non è stato vano, ma ampiamente ripagato dai loro progressi e successi sia in campo scolastico che sociale. Lodevole anche l’impegno delle famiglie, sempre presenti, soddisfatte dei risultati conseguiti dai propri figli, al punto da chiedere che l’iniziativa non si interrompa, ma vada avanti per il bene dei ragazzi».
Determinante, infine, la voce degli studenti che, con grande cuore, scrivono nelle loro letterine di saluto rivolte ai volontari il loro sentito “Grazie, per averci aiutati ad imparare. Sappiamo che ci volete bene e anche noi ve ne vogliamo”.
Rosalba Azzarelli