Cinque cani sono stati uccisi dal potente veleno. Un sesto cane rimasto superstite, gravissimo, ricoverato in una clinica veterinaria, ha già definitivamente perso l’uso delle 4 zampe. Polpette di carne esca lasciate sull’erba dei terreni attorno a via La Pira ad Altarello che, purtroppo, non hanno dato scampo ai poveri animali che le hanno inconsapevolmente ingerite.  Marinella Coco, residente in via La Pira, il cui cane è stato ucciso dal potente veleno, si dice pronta a condurre una battaglia civile senza fine.

L’intenzione è quella di costituire subito un comitato cittadino e, nel contempo, attraverso un esposto denuncia che è stato presentato ai carabinieri, per chiedere che si facciano le opportune indagini sulla strage di cani. “Abbiamo chiesto l’intervento del Comune, dei carabinieri, ma  abbiamo solo visto una pattuglia della polizia locale effettuare un rapido sopralluogo. Nell’area in cui sono state trovate le esche, è stato apposto un cartello del Comune che informa del potenziale pericolo di polpette avvelenate. Avvelenamenti dolosi, è stato precisato. Assurdo, grottesco. Non si risolve cosi la vicenda con un avviso.

Come se i cani sapessero leggere e quindi mettersi in guardia dal pericolo. Ci saremmo aspettati, piuttosto, una bonifica dei luoghi. Ci sono ancora altre esche e la zona è molto frequentata da cani randagi che nei terreni circostanti trovano rifugio. L’unico conforto è la piena solidarietà di centinaia di cittadini che si stanno unendo alla nostra battaglia. Stavolta chi si è reso colpevole di questa carneficina dovrà saltare fuori. In un modo o nell’altro”.