Russo Calcio, con un copione già scritto… -
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Russo Calcio, con un copione già scritto…

Russo Calcio, con un copione già scritto…

Alzi la mano chi pensava ad un epilogo diverso… Alzi la mano chi credeva che, almeno per una volta, la via della giustizia avrebbe incrociato la strada della verità e, insieme, sarebbero giunte al traguardo. Vero, in tanti avevano provato ad illudersi… E tanti altri ancora pensavano che, almeno per una volta, “gli sciacalli si sarebbero potuti azzannare tra di loro…”. Invece, lunedì la dura realtà ha spazzato via le illusioni, le speranze.

“La Russo Sebastiano Calcio, comunica che in data odierna (lo scorso 08 maggio, n.d.A.) è stato rigettato il ricorso alla Corte d’Appello Territoriale. La Giustizia Sportiva ha fatto il suo corso, pur non condividendolo, non ci resta che prenderne atto ed accettarne il responso”. Con queste parole il presidente della Russo Calcio, Pietro Romano, ha comunicato ufficialmente che la semifinale di Coppa Italia di Promozione Russo Calcio-Supergiovane Castelbuono è stata omologata con una sconfitta per 0-3 a tavolino per la Russo Calcio. Sconfitta maturata a seguito della decisione del sig. Luigi Canicattì della sezione di Agrigento di sospendere la partita dopo essere stato oggetto di una aggressione… riportata a referto ma che, vox populi (vox assolutamente di parte e che, ovviamente riportiamo solo per dovere di cronaca…), avrebbe visto solo lui!

L’amarezza di dirigenti, giocatori, tifosi, appassionati e sportivi è palese. Sia sui social che nei commenti in piazza, il giudizio è unanime: “(In)giustizia è fatta!”. A nulla sono valse le dichiarazioni dei dirigenti, del capitano Salvo Pappalardo, dei tantissimi presenti al campo, riguardanti i tanti aspetti “poco chiari” dell’intera vicenda. Parole e dichiarazioni tutte di parte ovviamente… Che non avrebbero minimamente scalfito l’imponente castello di carte (ops, scusate, volevo dire di accuse…) che si è riversato sulla Russo Calcio.

E così, la favola che avremmo voluto raccontare si è trasformata in un incubo! Un incubo di cui, naturalmente nel regno della fantasia (dove “ogni riferimento a fatti, persone, eventi, luoghi, dati e qualsiasi altra attinenza alla realtà è assolutamente, ripetiamo, assolutamente casuale! Insomma, ci stiamo inventando tutto! E se qualcuno si riconoscesse in questa fiaba, vorrebbe dire che ha una fantasia superiore alla nostra!”), tra i tanti fotogrammi che si sono susseguiti troviamo, ovviamente senza che questi abbiano minimamente influenzato il parere degli organi giudicanti della Lega Nazionale Dilettanti: atteggiamenti fin troppo amichevoli tra il direttore di gara e il presidente della squadra ospite poco prima del fischio finale; le forze dell’ordine che intervengono per sgomberare le tribune del “Luigi Averna” dopo una presunta segnalazione di facinorosi che avrebbero messo a repentaglio l’incolumità della terna arbitrale (a proposito, visto che sembrerebbe non siano stati individuati i facinorosi sopra citati, consideriamo facinorosi tutto il pubblico presente? Perché, se fosse così, tra i facinorosi ci sarebbe pure mia figlia di 8 anni e dovrei cominciare a preoccuparmi. Se ad 8 anni è facinorosa, a 18 cosa sarà mai? Un serial killer?); dirigenti che usano il famoso “tu non sai chi sono io!”, assieme al successivo “A Palermo conosco Tizio, Caio e Sempronio… ti posso portare in altre categorie o seppellirti in questa!”. Oppure, la decisione di sospensione della gara comunicata al capitano della Russo Calcio senza che fosse presente uno, dicasi “un solo” dirigente della società, mentre la Supergiovane Castelbuono sembra fosse ben rappresentata all’interno dello spogliatoio della terna arbitrale. E come inquadrare la nomina di un dirigente della Supergiovane Castelbuono a Segretario della Lega Nazionale Dilettanti a Palermo? Solo una coincidenza, appunto! E poi, la leggenda di una visita al Pronto soccorso dove, al dottore che non riscontrando alcun segno evidente di aggressione o contatto fisico faceva notare di non poter refertare alcun danno fisico, il richiedente aiuto avrebbe optato per un meno dimostrabile “Beh… allore mi gira la testa!”. Ovviamente stiamo raccontando una storia totalmente inventata, frutto di una fantasia sfrenata…

Quindi, tornando alla realtà, come ha dichiarato il presidente della Russo Calcio, Pietro Romano, “la società si prende un breve periodo di pausa, fissando per fine mese la programmazione per la prossima stagione sportiva…. Ringraziamo I nostri tifosi per il sostegno e per la vicinanza in questo momento difficile del nostro percorso. Cercheremo di migliorarci e vogliamo puntualizzare che tutti i nostri avversari, compresi i direttori di gara i collaboratori e gli addetti ai lavori, saranno come sempre accolti nel miglior modo possibile, secondo i canoni di sportività, che da sempre ci contraddistinguono e che cercheremo sempre di migliorarci. Il pensiero va ai nostri splendidi calciatori e al nostro Mister, che avrebbero meritato di giocarsi sul campo la contesa, e ai quali va tutto il merito per la splendida stagione disputata da matricola in Promozione. Ripartiremo con maggiore entusiasmo e con una migliore organizzazione…”.

Ecco, questo è quello che volgiamo consegnare alla realtà. Un nuovo cammino verso traguardi importanti sotto il segno dei valori di lealtà sportiva e correttezza che hanno sempre contraddistinto la Russo Calcio! Con l’eco di una frase storica ad accompagnarci: “Sopra il cadavere dei leoni festeggiano i vermi. Ma i leoni restano leoni ed i vermi restano vermi!”. Come dite? Erano cani, non vermi? Beh, in questa storia di fantasia i vermi mi sembrano più… adeguati!

Corrado Petralia

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