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Graniti e l’Ufficio del Lavoro: sogno o realtà?

Graniti e l’Ufficio del Lavoro: sogno o realtà?

Il Comune dell’Alcantara ha da tempo dato la propria disponibilità ed affrontato le relative spese per ospitare il Centro Comprensoriale per l’Impiego, costretto ad abbandonare la sede di Giardini Naxos, ma a tutt’oggi la struttura non ha ancora traslocato. Il consigliere d’opposizione Antonio Russo ha sollevato il problema, mentre il sindaco Marcello D’Amore si mostra sicuro di sé e fiero delle sue scelte al riguardo

Che fine ha fatto il trasferimento da Giardini Naxos a Graniti del Centro per l’Impiego (C.P.I.) o, per dirla alla vecchia maniera, “Ufficio di Collocamento”?

La questione risale ad oltre un anno fa, quando i proprietari privati dello stabile del quartiere Calcarone che a tutt’oggi ospita il CPI hanno avviato le procedure di sfratto. Non essendoci a Giardini Naxos altri edifici idonei in cui poter trasferire la struttura, il competente Assessorato Regionale e l’Ufficio Provinciale del Lavoro hanno chiesto ai sindaci degli altri Comuni rientranti nella relativa competenza territoriale, di darsi da fare per reperire un immobile in grado di poter ospitare il CPI.

A tale appello ha prontamente risposto il sindaco di Graniti, Marcello D’Amore, mettendo a disposizione i locali di Via Roma originariamente destinati alla Scuola dell’Infanzia. Per il piccolo centro dell’Alcantara l’occasione si presentava ghiotta in quanto ricevere quotidianamente i numerosi impiegati ed i tantissimi utenti del CPI provenienti dal vasto e popoloso comprensorio taorminese-naxiota avrebbe significato portare in paese nuove entrate economiche, sia per gli esercizi commerciali del luogo e sia per le casse comunali attraverso il pagamento del canone d’affitto dell’immobile.

Sta di fatto che, a tutt’oggi, il trasloco del CPI da Giardini Naxos a Graniti non è stato ancora effettuato, malgrado lo zelo e la tempestività del sindaco D’Amore nell’adeguare e far mettere in sicurezza i locali ad esso destinati, soprattutto relativamente all’impianto elettrico. Per l’adeguamento di quest’ultimo, in particolare, il Comune di Graniti ha impegnato diciottomila e cinquecento euro, che però la ditta del luogo esecutrice dei lavori non ha ancora potuto percepire a causa dei soliti inghippi burocratico-finanziari, sui quali adesso vuol vederci chiaro l’“intransigente” consigliere comunale d’opposizione nonché giovane avvocato Antonio Russo.

Come aveva già fatto in precedenza per altre questioni politico-amministrative del suo Comune, Russo ha preso carta e penna e, tramite un apposito esposto, ha chiesto lumi alla Procura della Corte dei Conti, al Prefetto di Messina ed all’Assessorato Regionale agli Enti Locali.

A “preoccupare” l’esponente dell’opposizione è, in particolare, il provvedimento con cui nello scorso mese di maggio il primo cittadino granitese ebbe a disporre l’esecuzione dei lavori nella Scuola dell’Infanzia, ossia un’ordinanza sindacale contingibile ed urgente.

«All’epoca dei fatti – spiega Russo – il Bilancio comunale non era ancora stato approvato e, pertanto, quei diciottomila e passa euro non c’era da dove prenderli in quanto si poteva operare solo in regime di esercizio provvisorio. Vero è, come ha risposto il segretario comunale ad un mio quesito in merito, che il riconoscimento di questo debito fuori bilancio può essere fatto adesso che lo strumento contabile è stato approvato, ma stando alla legge occorre in ogni caso dimostrare che quella spesa ha comportato per il nostro ente un arricchimento, ossia una qualche utilità. Ma dove sta questa utilità visto che gli uffici del CPI continuano a rimanere a Giardini Naxos?! Ed, intanto, mettiamoci nei panni della ditta, peraltro di un nostro concittadino, che ha eseguito i lavori e che ha già sborsato i soldi per acquistare i relativi materiali: quando e da chi dovrà essere pagata?! Mi auguro che la Corte dei Conti, cui mi sono rivolto, ci possa illuminare al riguardo».

Per Antonio Russo, dunque, prima di disporre quei lavori si sarebbe dovuto attendere che ci fosse la relativa copertura finanziaria anziché procedere frettolosamente, addirittura con un’ordinanza sindacale “contingibile ed urgente”.

Dal canto suo, il sindaco Marcello D’Amore dichiara di non avere nulla da rimproverarsi e che i timori del consigliere Russo sono del tutto infondati.

«Il CPI a Graniti – assicura il primo cittadino – è una certezza, come si evince dalle riunioni ufficiali e dalle conferenze di servizi cui sono stato chiamato a partecipare in questi mesi insieme ai massimi rappresentanti dell’Assessorato Regionale e dell’Ufficio Provinciale del Lavoro. Nell’immobile di Via Roma, peraltro, sono già stati depositati impianti e materiali vari che si trovavano negli uffici di Giardini Naxos. Il consigliere Russo, dunque, stia tranquillo, perché l’arricchimento per il nostro ente ci sarà e, pertanto, si potrà, non appena possibile, procedere alla liquidazione delle somme spettanti alla ditta che ha effettuato i lavori, la quale, ad onor del vero ed a differenza del consigliere Russo che si erge a suo “paladino”, non si è mai lamentata di tale situazione. Per quanto mi riguarda, l’essere riuscito a far diventare Graniti sede di un CPI lo considero uno dei risultati più esaltanti della mia gestione amministrativa, in procinto di concludersi tra qualche mese. Basti pensare che ogni giorno il nostro paese diverrà meta di ventiquattro impiegati e di svariati utenti provenienti dai nove Comuni rientranti nella competenza territoriale dell’ufficio in questione; e che detti Comuni verseranno nelle casse del nostro ente le rispettive quote del canone d’affitto. E non vi nascondo che da quando sono riuscito ad accaparrarmi il CPI, sono oggetto di “invidia” (ovviamente benevola) da parte dei miei colleghi amministratori del comprensorio i quali, vuoi per mancanza nei loro Comuni di edifici idonei, vuoi perché non hanno agito con quella “fretta” che mi rimprovera il consigliere Russo, sono rimasti tagliati fuori da questa straordinaria opportunità, che il sottoscritto, invece, ha saputo cogliere al volo e gestire al meglio sfruttando un immobile che altrimenti, essendo da tempo la Scuola dell’Infanzia accorpata agli altri plessi scolastici del paese, sarebbe rimasto scioccamente inutilizzato».

Rodolfo Amodeo      

 

FOTO: da sinistra il consigliere Russo, quella che dovrebbe essere la nuova sede del CPI a Graniti ed il sindaco D’Amore

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