Non passeranno certo inosservati i disagi creati dalle condizioni atmosferiche che, quest’anno, hanno segnato di gran lunga, in negativo, l’estate di semplici cittadini e vacanzieri siciliani desiderosi di relax, vacanze e meritato riposo. È una estate, certamente, da ricordare, quella che stiamo vivendo, a causa del caldo “infuocato” che, oltre a distruggere, con grossi incendi, gran parte di spazi verdi, in diverse parti dell’isola, ha provocato enormi disservizi davvero intolleranti alla popolazione di gran parte dell’isola. Fra questi: la mancanza di acqua e di luce dentro e fuori le abitazioni. Situazione che ha creato seri e gravi disservizi in numerosi Comuni siciliani. Ma il problema non è certo passato inosservato.
A favore dei cittadini giarresi, in particolare, il disagio è stato affrontato e discusso nei giorni scorsi, in via Alfieri a Giarre, nei locali dell’Associazione “puntoIT”, presieduta dal dott. Elia Torrisi, promotore dell’incontro, dal “MEC – Movimento Elettori Consumatori” allo scopo di consentire ai cittadini di avviare richieste di indennizzo e risarcimento per l’interruzione dei pubblici servizi di acqua e luce. A dirigere l’incontro, cui hanno preso parte numerosi cittadini giarresi, il presidente del MEC, dott. Claudio Melchiorre (nella foto).
Valida la spiegazione fornita dai membri del Comitato circa il diritto di ciascun consumatore ad avviare adeguate richieste di indennizzi e risarcimenti, spettanti, per l’interruzione delle forniture di acqua e luce subite nei giorni di grande caldo: «Ai consumatori – afferma il presidente Melchiorre – spettano indennizzi automatici dei quali è garante anche l’Arera, mentre vanno valutati caso per caso i danni alle apparecchiature e agli elettrodomestici. Anche le imprese – prosegue – hanno diritto a indennizzi e risarcimenti. In particolare – aggiunge –, le imprese di ospitalità e di produzione, oltre che gli esercizi pubblici, hanno diritto ad avere il rimborso dei danni provocati dalla prolungata mancata fornitura di acqua e luce. A Giarre, in particolare, la situazione è ancora più complessa, considerato che il Comune è parte direttamente interessata nell’erogazione dell’acqua e, allo stesso tempo, risulta danneggiata per l’interruzione di distribuzione elettrica».
Secondo il Mec, il Comune deve prepararsi a riconoscere indennizzi e risarcimenti a famiglie e imprese e, allo stesso tempo, dovrebbe cercare di ottenere il riconoscimento dei danni subiti, dalle società di distribuzione dell’elettricità. Qualora non lo facesse, come spiegano gli organizzatori, «sarà ritenuto doppiamente responsabile anche per la mancata attivazione delle richieste di rimborso; auspicabile, pertanto, che il Comune di Giarre sottoscriva al più presto un accordo con il Mec per semplificare l’intera procedura dei rimborsi e dei risarcimenti. Ovviamente – spiegano i componenti del Mec –, ci aspettiamo anche un incontro immediato per conoscere i piani di emergenza che impediscano il ripetersi dei gravi disagi di questi giorni, in futuro».
Presenti all’incontro numerosi cittadini e imprenditori dell’hinterland ionico etneo, particolarmente colpiti dal problema. Al confronto giarrese, seguirà, come primo passo, la costituzione del Comitato Elettricità ed Acqua con sede a Catania, in via Novara 34, poi, la proclamazione delle diffide al Comune di Giarre per l’acqua e alle società di distribuzione elettrica per l’interruzione del servizio.
Rosalba Azzarelli