Gaggi, un “Giorno della Memoria” con Lia Levi -
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Gaggi, un “Giorno della Memoria” con Lia Levi

Gaggi, un “Giorno della Memoria” con Lia Levi

La nota scrittrice e giornalista di origine ebraica ha incontrato le scolaresche e la comunità locale per presentare il suo nuovo romanzo e per offrire spunti di riflessione sul dramma della Shoah, di cui è stata testimone diretta

Nella settimana che ci lasciamo alle spalle, anche nei Comuni della Valle dell’Alcantara diverse sono state le celebrazioni del “Giorno della Memoria”, ossia la ricorrenza internazionale commemorativa delle vittime delle persecuzioni razziali ed in particolare di quella nazista nei confronti del popolo ebreo. Estremamente significativa la “Shoah” celebrata a Gaggi con l’importante testimonianza della scrittrice e giornalista tosco-piemontese di origine ebraica Lia Levi la quale, nell’arco di una giornata, ha incontrato prima le scolaresche e poi l’intera cittadinanza del Comune dell’Alcantara per parlare della tristissima pagina di storia prendendo spunto dal suo ultimo romanzo “Il Braccialetto”.

L’evento, promosso dall’Amministrazione Comunale, ed in particolare dall’assessore alla Cultura Maria Lucia Ferrara, in collaborazione con la locale Pro Loco, guidata dal presidente Santi Gentile, ha registrato una straordinaria partecipazione di pubblico.

Soprattutto l’incontro pomeridiano con gli adulti, ospitato dalla sala dell’Oratorio Parrocchiale “Giovanni Paolo II” e moderato dalla giornalista Alessia Vanadia, si è svolto all’insegna del “tutto esaurito”, con tanta gente rimasta in piedi e qualcuno, addirittura, “in attento ascolto” dalla strada.

Lia Levi, che è stata anche direttrice della rivista “Shalom”, ha vissuto in prima persona il dramma della Shoah ed è scampata alla deportazione grazie ai suoi genitori, che nascosero lei e le sorelle nel Collegio romano delle Suore di San Giuseppe di Chambery. Il suo primo libro “Una bambina e basta”, nel quale l’autrice parla delle leggi razziali e della persecuzione degli ebrei dal punto di vista di una fanciulla, l’ha resa celebre negli ambienti scolastici ed adolescenziali. Il suo nuovo romanzo “Il Braccialetto”, invece, si fa leggere con interesse anche dagli adulti.

Al centro dell’opera, ambientata nell’estate del 1943 in una Roma stanca ed umiliata dopo la caduta del Fascismo e la firma dell’armistizio, c’è l’amicizia tra i due adolescenti Corrado e Leandro, il primo di famiglia ebraica ed il secondo mandato a vivere a Roma dai genitori che l’hanno quasi dimenticato. Entrambi sono infelici e danno sfogo alla loro rabbia, ai loro desideri ed alle loro inquietudini nei pomeriggi d’estate. Ed è proprio nella rappresentazione di una geografia sentimentale dalle emozioni violente, ma dai contorni indefiniti, che la scrittura della Levi dà la sua prova migliore. In tale contesto s’inserisce un braccialetto, appartenuto all’affascinante mamma di Corrado, ma che in seguito scomparirà con esiti sorprendenti per il lettore.

Al nutrito ed attento uditorio gaggese, Lia Levi ha parlato anche dei princìpi dell’Ebraismo e della differenza tra il semplice e personale ricordo e la più significativa “memoria”, intesa quest’ultima come coscienza collettiva di un determinato momento storico. Ed a tal proposito, intervenendo all’incontro con la scrittrice, il sindaco di Gaggi, Franco Tadduni, ha sottolineato come «la Giornata della Memoria ci rende consapevoli di uno dei momenti più bui del ventesimo secolo. Abbiamo, quindi, fortemente voluto questo contatto personale con Lia Levi, testimone diretta di follie ed atrocità che non dovranno ripetersi mai più».

Rodolfo Amodeo         

 

FOTO: da sinistra l’assessore Maria Lucia Ferrara, il promoter culturale Antonio Oliveri (curatore degli incontri letterari con Lia Levi) e la scrittrice

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