Randazzo e “Le vie del gusto” -
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Randazzo e “Le vie del gusto”

Randazzo e “Le vie del gusto”

Domani, martedì 18 febbraio 2014, alle ore 17.00, presso l’Aula consiliare “Falcone e Borsellino” del Palazzo municipale di Randazzo, si svolgerà un tavolo tecnico-istituzionale nel corso del quale sarà presentato ai soggetti pubblici coinvolti il progetto “Le vie del gusto. Expo Milano 2015”. Illustrerà l’iniziativa Ornella Laneri, Presidente Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo. Ospiti del sindaco di Randazzo, Michele Mangione, saranno i colleghi di Castiglione di Sicilia, Bronte, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Piedimonte Etneo e Riposto. Alla riunione sono state invitate anche le altre istituzioni coinvolte nell’iniziativa, dai i vertici del parco dell’Etna, dei Nebrodi e del parco fluviale dell’Alcantara, al presidente del Gal “Terre dell’Etna e dell’Alcantara”, al Direttore generale della Ferrovia Circumetnea, al presidente del Distretto Turistico Taormina-Etna e ai responsabili di Sviluppo Taormina-Etna e della Società Consortile Taormina-Etna.

Il progetto “Le vie del gusto” è stato elaborato da Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo e dall’Ebit Sicilia, presieduta da Giada Lupo, in vista di “Expo Milano 2015”, la grande Esposizione Universale che si terrà dall’1 maggio al 31 ottobre 2015 all’insegna della nutrizione per l’uomo, nel rispetto della Terra sulla quale vive e dalla quale attinge le sue risorse vitali ma esauribili.

L’idea progettuale complessiva è stata già presentata, in anteprima, a Catania il 24 gennaio scorso alla presenza del sindaco Enzo Bianco e del presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, Giovanni Puglisi.

“Le vie del gusto. Expo 2015” vedrà coinvolti enti pubblici e privati ma soprattutto i comuni pedemontani etnei serviti dalla ferrovia Circumetnea. Attraverso la valorizzazione della storica tratta ferroviaria Randazzo-Riposto, costruita alla fine dell’Ottocento, immersa in un paesaggio naturalistico esclusivo, il cui soggetto dominante è l’Etna, i turisti potranno entrare in contatto con il patrimonio naturale e culturale nonché con le appetibili tradizioni eno-gastronomiche tipiche dei luoghi, ma anche con le eccellenze agroalimentari.

Gaetano Scarpignato

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