Giovedì 14 dicembre, alle ore 16,00, presso la Biblioteca comunale di Giarre, sarà presentato il libro “Io sono Rita”. Sarà presente, Graziella Proto, una delle autrici, che sul fronte antimafia ha un lungo impegno a cominciare dalla rivista “I Siciliani” di Giuseppe Fava.  Ha fondato la rivista Casablanca di cui è direttora. A presentare il libro sono le studentesse e gli studenti degli istituti scolastici del Liceo Artistico, liceo Classico, dell’Istituto Cpia, Istituto Tecnico Industriale, e del Liceo Scientifico.

Rita era una giovanissima donna siciliana, testimone di giustizia, morta il 26 luglio del 1992, a soli 17 anni per lo sconforto dell’omicidio del magistrato Paolo Borsellino, a cui aveva affidato le sue testimonianze sul contesto in cui viveva, segnato dalla mafia.

Le giovani relatrici e i giovani relatori, tramite le loro insegnanti Lidia Bosco, Grazia Carota, Concetta D’Agostino, Alessandra Di Pino, Gabriella Gullotta e Alessandra Nucifora, hanno accettato l’invito del Coordinamento delle Donne della zona ionico- etnea a presentare il libro su Rita Atria, una giovane la cui vita è stata contrassegnata dalla violenza invece che dalla spensieratezza e dal futuro.

I giovani relatori saranno: Fabio Arcidiacono, Andrea Calì, Desiree Castano, Gloria Gignina, Marta Di Natale, Irina Enea, Nymandele Junior, Maria Musumeci, Lucia Pappalardo, Miriam Torrisi.

Un grazie alle dirigenti scolastiche prof.ssa Tiziana D’Anna e prof.ssa Rita Vitaliti  e ai dirigenti scolastici prof. Gaetano Ginardi e  prof. Giovanni Lutri, per avere condiviso la scelta delle e dei giovani di  partecipare all’iniziativa e quindi di rendere possibile l’incontro.

All’iniziativa hanno aderito il comune di Giarre, presso i cui locali si svolgerà l’incontro, e le associazioni: Articolo 1, L’ Agorà, Cinecircolo L’Agorà, Luogocomune.

Il Coordinamento delle Donne della zona ionico- etnea con questa iniziativa continua sul territorio l’azione di confronto tra le diverse generazioni, su vari temi sociali come quello della mafia che ancora attanaglia non solo la Sicilia.