Sullo scioglimento del Comune di Randazzo per accertate forme di ingerenza della “criminalità organizzata” interviene Nino Grillo, uno dei 4 candidati sindaco alle scorse elezioni del 2022, diventato poi consigliere comunale. Da mesi nel Comune etneo si era insediata una commissione prefettizia che doveva valutare lo scioglimento del comune per mafia. Provvedimento che è stato poi disposto dal Consiglio dei Ministri su proposta del ministro dell’Interno, a fine gennaio.
A Randazzo è forte il dominio della mafia dei Pascoli. Vi sono beni confiscati alla mafia che però nessuna associazione o cooperativa e neanche il comune di Randazzo ha chiesto di acquisire.
Per Nino Grillo il paese è forse “vittima per non essere stato lungimirante nelle scelte elettorali”. In proposito Grillo ricorda: “Nei Consigli comunali la frase cardine a risposta dei miei vari interventi era: La nave è la stessa ma fortunatamente per Randazzo è cambiato il Capitano. Ahimè questo capitano ci ha portati alla deriva economica e alla gogna mediatica (per fare un accostamento con la vicenda della nave Concordia è stato uno Schettino di turno), oggi serve riflessione, attendo di leggere la relazione del Ministero dell’interno che ha prodotto lo scioglimento del Consiglio comunale per poter fare le giuste valutazioni e trarre delle valutazioni per un confronto sereno con la nostra Randazzo”.
Grillo stima che il commissariamento durerà almeno 18 mesi. “Saranno mesi lunghi, ma sicuramente utili affinché Randazzo ed il sottoscritto possa prendere contezza di quanto accaduto ed esprimere con il proprio gruppo politico un’azione di rivalsa per un futuro migliore possibile per la nostra amata Randazzo”.