L’ing. Pina Leonardi dirigente dell’Area tecnica del Comune che ha avviato un braccio di ferro con l’amministrazione per il suo reintegro, è stata assolta dalle accuse di danno erariale. La sentenza ha riconosciuto la sua correttezza nella gestione del servizio idrico di Giarre.
Già in primo grado, la dirigente tecnica, era stata assolta dagli addebiti formulategli, ma la Procura Regionale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione Siciliana, aveva deciso di impugnare la sentenza, chiedendone la riforma.
La vicenda giudiziaria fa riferimento a quanto emerso – al termine di attività investigativa condotta dalla Guardia di finanza di Riposto – sulla gestione del servizio idrico integrato a Giarre. Indagine, secondo cui, nel periodo tra 2013 al 2019, solo il 20% dell’acqua per consumo umano immessa nella rete idrica del Comune di Giarre, veniva consegnato all’utenza, mentre il rimanente 80% andava sprecato. In questo quadro era stato ipotizzato un danno erariale complessivo di 6,3 milioni di euro, cagionato al Comune di Giarre.
Secondo l’originaria contestazione l’Ente comunale acquistava, ad integrazione dalle fonti idriche di proprietà, rilevanti volumi di acqua da società private, la cui gran parte finiva direttamente nella rete fognaria, senza mai essere utilizzata.
Con sentenza della Sezione Giurisdizionale d’appello della Corte dei conti, l’appello proposto dalla Procura Regionale è stato in parte respinto, in quanto infondato, ed in parte dichiarato inammissibile, con conseguente conferma della sentenza impugnata, con la quale la dirigente tecnica Leonardi era stata dichiarata esente da responsabilità e assolta da ogni addebito. All’ing. Leonardi sono state riconosciute le spese di lite liquidate in 13mila euro, oltre Iva e Cassa avvocati, poste a carico del Comune di Giarre.