L’evento alluvionale che sconvolse giarre il 13 marzo di 29 anni fa, ha segnato la città in modo indelebile, lasciando ferite fisiche e affettive profonde.
Tre furono le vittime della furia di un fiume di fango che travolse ogni cosa: la professoressa Francesca Zappalà, il 18enne Giuseppe Sapienza e il padre Mario, di soli 47 anni.
La memoria di quel tragico giorno rimane viva nella comunità di Giarre, che si stringe alle famiglie delle vittime e si impegna a mantenere vivo il ricordo di questa dolorosa pagina di storia. L’alluvione del 1995 ha rappresentato un momento di grande difficoltà, ma ha anche fatto emergere la forza e la solidarietà della comunità di Giarre, che si è unita per affrontare la tragedia e ricostruire la città.
Le immagini di quella lunga giornata: la furia del fango e la devastazione lasciata alle spalle, sono ancora impresse nella mente di chi ha vissuto in prima persona quei drammatici eventi.