Trecastagni e Pedara, due Comuni che, per oltre due settimane, sono stati senza linea telefonica fissa e, di conseguenza, senza Adsl, a causa di un guasto. Un blocco che ha causato non pochi disagi alla cittadinanza, in modo particolare a tutti coloro che utilizzano la linea telefonica fissa e lo stesso collegamento Adsl per lavoro.
“L’aspetto più inquietante, in questa vicenda – dice Tommaso Medici, della direzione regionale della Flai/Cgil – è che la Telecom o chi per essa sta eseguendo i lavori per la riparazione del guasto, non ha sentito l’esigenza di avvisare i cittadini sulla durata dei lavori ”.
Dai rispettivi due uffici comunali pedemontani, una pilatesca allargata di spalle: “Sono lavori privati, l’ente comunale non c’entra”. Commenta il naturalista Alfio Cavallaro: “A mio parere, tutti gli enti presenti nel territorio, se sono a conoscenza di un problema generale e/o pubblico, hanno il dovere di intervenire e di informare i cittadini”.
Ma, con il guasto eliminato, a Trecastagni e a Pedara, rimane un servizio Adsl, che viene assai difficile definire rete internet : ”Non c’è gestore telefonico – dice Corrado Vigo (presidente dell’Ordine degli agronomi della provincia di Catania – nella foto a sinistra) – esente dal disservizio pesantissimo che Trecastagni e Pedara hanno ricevuto e stanno ricevendo da quindici giorni. Linee telefoniche mute, Adsl interrotto o a singhiozzo e, quando c’è, a velocità da quarto mondo. Insomma, non sembra affatto di stare in un paese che si vanta di essere in Europa, di stare a due passi da un sito Unesco, l’Etna, ma nel frattempo ieri a Milano, dove mi ero recato per attività istituzionale, l’Adsl era a 100 Mb/s! Questa è l’Italia a due velocità! E un signore ieri a Milano, in stazione ferroviaria, si lamentava che da Milano a Zurigo il treno mpiega quasi due ore, ed il costo era di 22,00 euro… Ma, se da Catania a Palermo ci si impiegano 6 ore, al costo di 48,00 euro. Lasciamo stare. Intanto in questo momento l’Adsl funziona, chissà più tardi. Abbiamo la prima Adsl del mondo a singhiozzo…”.
Purtroppo, l’Adsl “a singhiozzo” di cui parla il presidente Vigo, non è un caso limite. La stessa cosa accade, per esempio, ad Aci Trezza, dove non c’è bisogno di guasti per il blocco della telefonia fissa e mobile, Adsl compresa. Con il canone che, ovunque c’è tale disservizio, viene imposto per intero.
Forse dovremmo imparare a usare il tam tam e i segnali di fumo… e senza canone.
Orazio Vasta