I sindaci del Distretto sanitario “richiamano” Bonaccorsi. Ospedale non è proprietà privata -
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I sindaci del Distretto sanitario “richiamano” Bonaccorsi. Ospedale non è proprietà privata

I sindaci del Distretto sanitario “richiamano” Bonaccorsi. Ospedale non è proprietà privata

La sensazione è che il sindaco Roberto Bonaccorsi, dopo la sortita solitaria di occupare il presidio ospedaliero di Giarre, abbia suscitato la reazione, non certamente piacevole, di alcuni sindaci del Distretto socio sanitario, che non hanno condiviso l’iniziativa, se non alro, perché, stranamente, non concertata.

A molti, infatti, è parso che, occuparsi improvvisamente dell’ospedale sia stato, invece, per il sindaco Bonaccorsi, un modo per distogliere l’attenzione sulla crisi politica che sta investendo l’Amministrazione comunale. Ieri, in Consiglio comunale, l’accelerazione dei lavori impressa da Art.4 resterà nella storia. Un segnale chiaro e nitido al sindaco, con la (ex) maggioranza che si è data alla fuga.

Tornando all’occupazione del S.Isidoro, come detto, i sindaci di Riposto, Enzo Caragliano, di Calatabiano, Giuseppe Intelisano, di S.Alfio Giuseppe Nicotra e di Fiumefreddo, Marco Alosi, attraverso una nota congiunta, richiamano il sindaco di Giarre, Bonaccorsi, invitandolo a concertare le proprie azioni con i sindaci del Distretto.

“L’iniziativa assunta dal sindaco di Giarre, Roberto Bonaccorsi, di occupare la sede del nosocomio giarrese, seppur valida e condivisibile- scrivono i sindaci – è stata organizzata senza coinvolgere i sindaci del Distretto sanitario che sovrintendono l’ospedale di Giarre, cosi come si è fatto per il passato. Un pieno coinvolgimento dei sindaci, a nostro parere, sarebbe stato più opportuno, anche per dare maggiore peso all’iniziativa, non dimenticando che i primi tutori della salute pubblica sono i sindaci che operano nei rispettivi territori.

Consapevoli che l’ospedale S.Isidoro di Giarre debba essere salvaguardato, tutti concordiamo sul fatto che la struttura sanitaria appartiene all’intera comunità, ovvero ai 10 Comuni del Distretto che hanno come punto di  riferimento il presidio ospedaliero di via Forlanini. Nessuno di noi ha mai pensato che l’ospedale S.Isidoro è una proprietà privata!”  Chiaro il messaggio. Le uscite a “gamba tesa” del sindaco Bonaccorsi (ognuno ha le proprie deformazioni professionali) non sono gradite. Peggio. Suscitano non pochi malcontenti.

“In tutti questi anni, i sindaci del Distretto, in sinergia – prosegue la nota congiunta dei sindaci – hanno sposato cause comuni per salvaguardare il nosocomio. Ci sono stati momenti molto più critici di quello attuale, si ricordi, ad esempio, il depotenziamento del pronto soccorso, in piena estate.

Orbene, in quella occasione, il sindaco Bonaccorsi, non ha occupato l’ospedale, ma come giusto che fosse, ha coinvolto tutti i sindaci e, attraverso un tavolo comune, abbiamo, infatti, intrapreso tutte le azioni che si rendevano necessarie”.

Fin qui la nota congiunta che non ha bisogno di ulteriori commenti e che è comunque sintomo di un imbarazzo manifestato dai sindaci del Distretto, senza troppi giri di parole. Ieri, intanto, il sindaco di Giarre Bonaccorsi, è stato ricevuto nella sede aziendale dell’Asp, a Catania, dal neo dirigente Grossi. Si apprende che i toni del colloquio sono stati tutt’altro che distesi. E se a Palermo, l’assessore regionale Borsellino, ha manifestato stupore e risentimento per l’azione del sindaco Bonaccorsi, a Catania, invece, il neo dirigente, ha colto l’occasione per elencare quelle che da qui a poco saranno le scelte attuate. Scelte, sia ben inteso, che, nel caso venissero confermate, sarebbero il colpo finale per il nosocomio giarrese.

Il neo dirigente aziendale, infatti, avrebbe prospettato al sindaco alcune precise azioni per il S.Isidoro. In primis, l’implementazione del 118 con la trasformazione delle ambulanze in presidi medicali; la chiusura del Pronto Soccorso e la sua trasformazione in medicherai (!);  il potenziamento degli ambulatori e l’attivazione di un centro specializzato per le allergie alimentari.

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