Nunziata, “Profumo di Beatitudini. Viaggio tra poesia, musica e preghiera, ricordando il prete delle beatitudini don Silvio Galli” -
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Nunziata, “Profumo di Beatitudini. Viaggio tra poesia, musica e preghiera, ricordando il prete delle beatitudini don Silvio Galli”

Nunziata, “Profumo di Beatitudini. Viaggio tra poesia, musica e preghiera, ricordando il prete delle beatitudini don Silvio Galli”

È stato il Collegio Immacolata delle FMA di Nunziata ad ospitare, lo scorso 8 giugno, una iniziativa nazionale intitolata “Profumo di Beatitudini. Viaggio tra poesia, musica e preghiera, ricordando il prete delle beatitudini don Silvio Galli”. L’evento è stato realizzato dall’Associazione “Tuttinsieme” e dalla Famiglia Salesiana di Nunziata, con la dott.ssa Claudia Marchese (Salesiana Cooperatrice del centro di Nunziata), nella duplice veste di veste di Direttore artistico e presentatrice, affiancata dalla Salesiana Cooperatrice Giovanna Lo Giudice.

Ad aprire l’incontro è stato il saluto di benvenuto della direttrice, suor Gisella Aliotta (foto sotto), e la lettura del Vangelo di Marco sulle Beatitudini, a cura del diacono Santo Licciardello. A seguire, il fondatore dell’Associazione “Tuttinsieme”, rag. Sebastiano Pennisi, ha ringraziato l’attuale presidente dell’associazione e ha dedicato la manifestazione a lui, definito “perno del Tuttinsieme”. A seguire, Claudia Marchese ha spiegato il senso della manifestazione, la sua genesi e, soprattutto, i motivi alla base della scelta del titolo. Le sue parole hanno presentato e tratteggiato dettagliatamente la figura del Salesiano don Galli, originario di Chiari (BS).

«Don Silvio Galli – ha raccontato Claudia – nasce il 10 settembre 1927 a Palazzolo Milanese, in provincia di Milano, da Giuseppe e Luigia Carcano, primo di otto fratelli. Conclude la sua vita terrena il 12 giugno 2012, circondato da una diffusa fama di santità e di segni che, con gli anni, va crescendo tra persone di ogni ceto sociale, che riconoscono in lui un uomo di Dio, un autentico devoto di Maria Ausiliatrice, un vero figlio di don Bosco, confermando così la sua promessa: “Appena giungo in paradiso mando una cesta piena di grazie a tutti coloro che mi hanno conosciuto”».

Uno dei giovani presenti ha definito in maniera precisa la figura di don Galli: «È stato una guida, un maestro, un amico, un gigante della fede. Per tutti noi non ha lasciato impronte sulla sabbia, bensì un cammino di luce sulla strada per l’Eternità». Per meglio introdurre l’argomento cardine, la dottoressa Marchese ha diviso la serata in vari momenti, centrati sulle 8 Beatitudini, collegandole alla figura di don Galli e presentando, allo stesso tempo, alcuni miracoli avvenuti in sua intercessione; Giovanna Lo Giudice ha letto e introdotto ogni singolo momento delle Beatitudini. Nell’ambito della serata, molto sentita è stata una particolare iniziativa proposta, come illustrato dalla stessa Claudia Marchese: «In fondo alla sala era stato collocato un quaderno dove scrivere le grazie che si volevano chiedere per intercessione di don Galli. Chi voleva poteva scrivere su un quaderno quali grazie desidera avere dall’Altissimo per intercessione di don Silvio. Questo quaderno verrà poi inviato a Chiari». Nello stesso momento della manifestazione a Nunziata, a Chiari si svolgeva un momento di preghiera dedicato a Don Silvio.

Per le prime due beatitudini “Beati i poveri di spirito” e “Beati coloro che piangono”, il coro gospel “Soul Singers” di Nunziata di Mascali, diretto dalla maestra Erika Lo Giudice, ha eseguito “I am redeemed”, “City called Heaven” e “As the deer” (che richiama il salmo 42: “come la cerva anela ai corsi d’acqua così la mia anima anela a Te Dio”).

Il secondo intervento ha visto come argomento “Beati i miti”, incentrato sulla necessità di dire “No” alla violenza e “Sì” al perdono e alla tolleranza. In questo ambito sono state portate sul palco tre esperienze sulla tematica, con al centro la grave piaga della società attuale, ossia cioè la violenza sulle donne. Pre prima, l’attrice Miranda Grasso ha letto il tema di Flora Piccolo di Mascali, che narra delle violenze su una ragazzina che riesce a scappare e salvarsi. È stato ricordato che la tredicenne Flora Piccolo, che quest’anno ha frequentato la classe III F del Primo Istituto Comprensivo “Giuseppe Russo” di Giarre, è la vincitrice regionale e nazionale del concorso letterario “Eplibriamoci”, una competizione promossa dalla rete Associativa Ente Pro Loco Italiane. Accompagnata dalla dirigente scolastica, Benedetta Carmela Scilipoti, dall’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Giarre, Antonella Santonoceto, dal presidente della Pro Loco Aps di Giarre, Salvo Zappalà, Flora è stata premiata nel corso di una solenne cerimonia svoltasi nella sala Zuccari del palazzo Giustiniani, nel Senato della Repubblica, nel giorno in cui si celebra la “Giornata mondiale del libro e dei diritti d’autore”, indetta dall’Unesco. L’alunna Flora con la sua composizione ha stupito tutti, compresa la sua docente di lettere, Rita Abbamonte.

Dopo la lettura del tema di Flora è salito sul palco Andrea Piazza da Albenga (SV) che ha cantato il suo brano autobiografico “Rivoglio i miei anni”. La canzone di Andrea Piazza descrive, in modo dettagliato, come in Italia i 2/3 dei figli delle donne che subiscono soprusi hanno assistito a questi episodi. È un fenomeno che sottovalutiamo. Viene chiamato “violenza assistita”. A seguire, sul palco, si sono esibiti Marco Maltempi di Roma, accompagnato alla chitarra da Steve Fender da Palermo, che hanno cantato il brano “Giò”, composta da Marco Maltempi e Gianni Errera. Il brano è stato dedicato a Giò, una donna palermitana, cara amica di Marco e Steve, che il 15 dicembre 2022 è stata uccisa dall’ex fidanzato.

Il terzo momento, che ha visto la partecipazione della cantante Debora La Rosa di Riposto (CT), era incentrato sul “Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia”. Debora La Rosa ha cantato “Madre Teresa” (di cui è autrice e musicista), sui pensieri di Santa Teresa di Calcutta, e “The measure of love” (testo e melodia della stessa Debora La Rosa) sui pensieri di Sant’Agostino. L’arrangiamento proposto fa parte delle Worship songs: “Songs of Hope: The blessing”, di Dan Musselman.

Il quarto momento “Beati i misericordiosi” è stato animato dall’attore Domenico Sambuco e dal musicista Franco Pulvirenti, che hanno recitato due poesie del professore Pietro Guarnotta: “Ci chiamerai beati” ed “Arriveranno le falene”.

Quinto momento, “Beati i puri di cuore”, introdotto dalla bella e toccante testimonianza del signor Giovanni Puglisi di Mascali. Le parole di Claudia (“Lui si abbandona a Dio padre misericordioso e si affida totalmente a Lui”) hanno fatto da introduzione della lettura di due sue poesie, scritte con il naso: “Le Carte del destino” e “Il mio sognare”, che sono state recitate dagli attori Miranda Grasso e Domenico Sambuco. A seguire è stata letta dalla signora Giovanna Lo Giudice la testimonianza, resa prima di morire,  di Azzurra Lorenzini, con Claudia Marchese che ha cantato “Letto23” canzone della stessa Azzurra Lorenzini, scritta da Gianni Errera. A seguire, Debora La Rosa ha cantato “Manuel secondo il mio cuore”, (testo e musica della stessa Debora La Rosa) sul piccolo guerriero della luce, Manuel Foderà.

Sesto momento “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” che ha visto coinvolti Sebastiano Marchese, con la sua poesia “Effatà”, dedicata al professor Guarnotta e poi, lo stesso Guarnotta, che ha letto una sua poesia dal titolo “Palumma janca”.

Nel settimo momento, incentrato sulle due beatitudini “Beati i perseguitati per la giustizia” e “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno”, protagoniste sono state la poesia e la musica: Demetrio Patanè ha recitato la poesia del papà, il professore Ottavio Patanè; Andrea Piazza ha cantato “La Rondine” di Pino, nella versione della figlia Angelina Mango (“perché la rondine è protezione, la rondine è speranza”); ed infine, Marco Maltempi ha cantato il suo brano “Vita” (di Marco Maltempi e Gianni Errera). Poi, è stata invitata a salire sul palco l’artista Serena Gioieni, che ha realizzato un quadro su Don Silvio Galli, mentre la maestra Luigia Messina ha dedicato una sua poesia sulla speranza a tutti i presenti.

Al termine della significativa serata, le due conduttrici hanno ringraziato il fonico Adriano Leotta, le hostess Alessia Pennisi, Giorgia Iacona, Federica Fresta e Lucrezia Fresta, lo steward Cristian Spina ed il fotografo Enzo Rainieri. Dopo la benedizione finale, a cura del diacono Santo Licciardello, e la consegna delle immagini di don Silvio Galli, il cantante Marco Maltempi ha cantato il brano “For the one”. La serata è stata molto commovente e ricca di preghiera ed ogni artista e collaboratore ha ricevuto in dono un libro inviato dall’Auxilium – Centro di accoglienza di Chiari.

Corrado Petralia

Foto Enzo Raineri

 

 

 

 

 

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