Operazione “Disco-gang”, pestaggi nelle discoteche: arrestati 6 giovanissimi VIDEO -
Catania
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Operazione “Disco-gang”, pestaggi nelle discoteche: arrestati 6 giovanissimi VIDEO

Operazione “Disco-gang”, pestaggi nelle discoteche: arrestati 6 giovanissimi VIDEO

La Polizia di Stato ha eseguito un’operazione, traendo in arresto sei giovanissimi catanesi, facenti parte di una baby-gang, dedita a violente aggressioni all’interno di discoteche cittadine.

Gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica etnea, hanno ricostruito la dinamica dei pestaggi, effettuati ai danni di vittime prese di mira per futili motivi e/o senza un’apparente ragione, in occasione di serate della movida catanese. Nel medesimo contesto esecutivo sono stati notificati ai destinatari della misura altrettanti D.A.Spo. c.d. Willy emessi dal Questore di Catania.

Gli arrestati

La polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare custodiale nei confronti di Domenico Bosco, 21 anni; Salvatore Condorelli, 25 anni; Giovanni Stuppia, 20 anni; Orazio Foti, 25 anni; Leonardo Manganaro, 20 anni; Antonino Privitera, 25 anni.

Il modus operandi

Secondo la ricostruzione della Procura di Catania, il ‘branco’ avrebbe agito utilizzando la medesima tecnica e cioè quella di ingenerare una discussione con la vittima per poi aggredirla con estrema violenza. È ciò che è accaduto, da quanto emerso dalle indagini della Squadra mobile della Questura, in due distinte occasioni, a febbraio e marzo scorsi, in due noti locali della “movida” catanese. Gli autori sono stati individuati e arrestati in esecuzione di provvedimenti cautelari emessi dal Gip su richiesta della Procura.

Le aggressioni

Una delle violenze al centro dell’inchiesta è quella commessa da un gruppo di giovani compreso un minorenne, che ha aggredito altri ragazzi colpendoli con calci, schiaffi, pugni e anche usando un casco. Le vittime hanno riportato lesioni giudicate guaribili da 5 ai 30 giorni. L’analisi dei comportamenti tenuti dagli indagati nella commissione dei reati contestati e il fatto che alcuni di loro hanno precedenti penali e di polizia, secondo la tesi dell’accusa, hanno “avvalorato la loro pericolosità sociale tale da giustificare l’emissione da parte del Questore di Daspo Willy, che per tre anni gli vieta di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze e negli spazi antistanti le discoteche e locali di pubblico intrattenimento”. Trattandosi di persone destinatarie di misura cautelare, dopo le norme introdotte con il cosiddetto decreto Caivano, il Daspo Willy nei loro confronti è stato esteso a tutte le discoteche e ai locali di pubblico intrattenimento dell’intera provincia di Catania. La violazione della misura costituisce un reato che prevede la reclusione da 1 a 3 anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro.

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