La discarica di materiali nocivi all’ingresso dell’ex stadio Corvaja a Riposto è una vergogna che non può più essere ignorata. Rifiuti che aumentano con il trascorrere dei giorni. Una gigantesca bomba ecologica a pochi metri da un agglomerato urbano ad alta densità abitativa, che rappresenta un pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente.
La discarica contiene una varietà di materiali pericolosi, tra cui vasche in eternit, frammenti di coperture in amianto,frigoriferi industriali, vasche di idromassaggio, materiale edilizio e ferroso, frammenti di controsoffittature, profilati in ferro e persino materassi matrimoniali.
L’esposizione all’amianto, anche in piccole quantità, può causare gravi problemi di salute, tra cui cancro ai polmoni, mesotelioma e altre malattie respiratorie. I bambini e le persone anziane sono particolarmente vulnerabili a questi rischi.
La discarica è presente da anni in questo sito e negli ultimi tempi è solo peggiorata. I cancelli dell’ex campo sportivo sono completamente aperti, quindi l’area è facilmente accessibile ai residenti e ai bambini.
Un mese fa l’amministrazione comunale di Riposto ha annunciato un sopralluogo della discarica, ma finora non è stato fatto nulla per bonificare il sito. È necessario un intervento immediato per rimuovere i rifiuti pericolosi e per mettere in sicurezza l’area.
Poco distante il luogo della discarica con i rifiuti nocivi, all’interno di un terreno che confina con gli alloggi popolari di via Immacolata, un’altra orripilante visione: due capre che pascolano in libertà tra i rifiuti abbandonati sul terreno che deturpano il paesaggio creando un ambiente degradato e malsano, con un impatto negativo sulla qualità della vita dei residenti.