Recuperata la refurtiva del museo di Macchia: tre denunce -
Catania

Recuperata la refurtiva del museo di Macchia: tre denunce

Recuperata la refurtiva del museo di Macchia: tre denunce

I carabinieri della Stazione di Sant’Alfio, al comando, ancora per pochi giorni, del mar. Alfio Polisano, al termine di una complessa attività investigativa, hanno recuperato tutti gli oggetti rubati nei giorni scorsi all’interno del museo antropologico Genti dell’Etna di Macchia (leggi l’articolo Macchia, furto al Museo Genti dell’Etna). Denunciate in stato di libertà, con l’accusa di ricettazione, tre persone: due giovani, un 22enne ed un 18enne, entrambi giarresi di cui uno residente nel quartiere popolare Jungo, e un 48enne, di Calatabiano, quest’ultimo per un altro caso di ricettazione non riguardante il museo di Macchia.

Museo strumenti rubati 2Questa mattina alle 11.30, conferenza stampa presso il comando Stazione di Sant’Alfio, alla presenza dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Giarre (assessore alla Cultura, Nino Raciti)

Secondo quanto si è appreso i carabinieri hanno recuperato alcune preziose anfore rubate all’interno di una delle sale espositive del museo, e soprattutto gli strumenti musicali appartenenti alla gloriosa banda musicale del compianto maestro Gerardo Marrone (nella foto esclusiva a sinistra). Complessivamente 25 strumenti musicali ottone, in larga parte clarinetti e trombe. E inoltre le storiche attrezzature agricole presenti all’interno del sito, compresi numerosi arnesi in rame.

Per il comandante della Stazione dei Cc di Sant’Alfio, Polisano, il recupero della refurtiva ha un valore duplice, dal punto di vista operativo, in primis, ma è  di fatto il suo ultimo grande regalo alla sua frazione, Macchia, dove è nato, prima di lasciare dopo 15 anni la Stazione di Sant’Alfio, e assumere il comando di piazza Verga a Catania.

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