Con l’arrivo delle vacanze, il pronto soccorso è esposto ad un stress test significativo, affrontando un’ondata di accessi, dovuti all’incremento della popolazione residente e all’afflusso di turisti. Mediamente si registrano, giornalmente, oltre 50 accessi, con una maggiorazione delle attività operative di almeno il 20%. Durante la stagione estiva gli ingressi complessivi sono oltre 1500, un trend destinato ad aumentare considerata la centralità strategica del sanatorio giarrese.
Dal punto di vista organizzativo la novità più importante al Sant’Isidoro è rappresentata dall’attivazione della “camera calda”, attraverso cui viene effettuato il trasbordo dei pazienti in arrivo al pronto soccorso, fruendo di una struttura dotata di confort termico e climatico maggiore, rispetto all’esecuzione della medesima operazione all’aria aperta. Nell’area emergenziale del nosocomio (direttore Francesco Longo) quotidianamente, con il 118, giungono pazienti di ogni tipo, anche con politraumi, nonostante il Sant’Isidoro sia di fatto un ospedale di base.
Nel presidio sanitario di via Forlanini i pazienti critici vengono stabilizzati e poi trasferiti in altre strutture ospedaliere tra non poche difficoltà per carenza di posti letto. Al pronto soccorso prestano servizio tre medici strutturati, tre “gettonisti” esterni – ovvero a prestazione, con tariffe che variano a seconda della regione e del tipo di contratto – che, solo in parte, colmano le lacune; due medici del 118 e altri due in convenzione con Policlinico di Catania. Mentre sono complessivamente 80 gli infermieri in pianta organica, cui si aggiungono 24 operatori socio sanitari.
Ad agosto, nell’ambito di un piano di assunzioni, arriveranno al Sant’Isidoro due infermieri, e altri due a settembre. A questi si aggiungono ulteriori 9 operatori socio sanitari. Nel nosocomio giarrese, poi, al fine di ottimizzare l’attività delle sale operatorie, dal 29 luglio sino al 2 settembre, resteranno aperte solo per le urgenze