Il torrente Macchia si è trasformato in un ricettacolo di liquami e rifiuti, mettendo a rischio la salute pubblica e l’ecosistema locale.
Da giorni, i residenti di via Lisi e i proprietari dei terreni agricoli che si affacciano sul greto del torrente segnalano con allarme la presenza di sversamenti fognari. Un fiumiciattolo di liquami si snoda per centinaia di metri, contaminando il suolo e l’aria e rappresentando un serio pericolo per la fauna e la flora locali.
La situazione è ulteriormente aggravata da una serie di incendi che hanno interessato la zona negli ultimi giorni. Le fiamme, alimentate da rovi, sterpaglie e, soprattutto, da un’enorme quantità di rifiuti abbandonati – tra cui pneumatici e elettrodomestici – hanno generato dense colonne di fumo nero, diffondendo nell’aria sostanze tossiche.
L’inquinamento delle acque rappresenta un serio pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente. I miasmi nauseabondi rendono impossibile la vita per i residenti, mentre l’inquinamento del suolo compromette la fertilità dei terreni agricoli.
Il vice sindaco Claudio Raciti ha promesso “un intervento immediato, con un sopralluogo dei tecnici del Servizio Idrico Integrato per valutare l’entità del danno e individuare le cause precise degli sversamenti. Non è esclusa l’emanazione di un’ordinanza di somma urgenza per avviare le operazioni di bonifica”.