Al grido di “Viva Sant’Euplio” si sono conclusi nella cittadina dell’Alcantara i solenni festeggiamenti in onore del diacono Sant’Euplio Martire, compatrono con Santa Barbara, la cui festa liturgica ricorre il 4 dicembre.
La comunità francavillese ancora una volta ha risposto con devota e ampia partecipazione alle celebrazioni, che si sono svolte nel solco della tradizione con un programma religioso e ricreativo allestito da padre Gerry Currò, in collaborazione con il gruppo parrocchiale, la Confraternita Maria S.S. Addolorata e con i volontari.
Un variegato calendario di eventi che si è intrecciato con “È bello stare insieme”, un altrettanto ricco programma di manifestazioni: entrambe le iniziative hanno vivacizzato l’estate francavillese, offrendo a cittadini e turisti un ventaglio di iniziative ad ampio raggio e articolato: dal teatro alla fotografia, dalla pittura alla musica classica, dallo sport ai giochi di piazza, e poi la danza, le serate gastronomiche, e per finire la tradizionale “Fiera zootecnica di Sant’Euplio”.
“Grazie a due finanziamenti ottenuti dalla nostra Amministrazione – si legge sul profilo Facebook dell’Amministrazione comunale – è stato possibile, con il prezioso aiuto ed impegno dell’associazioni del territorio, organizzare degli eventi e delle manifestazioni che hanno allietato questo periodo, senza pesare sul bilancio comunale. Ringraziamo di cuore per la collaborazione la Pro Loco, l’Associazione “Vigghia” e l’Associazione “a’ Passioni”; grazie a Padre Gerry, Arcipretura di Francavilla di Sicilia, a Franco Francavilla, all’Associazione musicale “Vincenzo Bellini” di Francavilla di Sicilia, alla Guardia Nazionale Italiana Protezione Civile di Francavilla, alla Croce Rossa Italiana Unità Territoriale di Francavilla e ai Vigili Urbani”.
Ma appartengono al programma liturgico i momenti più importanti della festa, che costituiscono il vero patrimonio di fede, di riti, usanze, e di maggiore suggestione.
La celebrazione di quest’anno si è infatti arricchita di un nuovo elemento coreografico in senso religioso, un’immagine sacra destinata a caratterizzare ulteriormente negli anni a venire la festa del Santo Patrono Euplio.
Dopo gli artistici e coloriti “Stendardi di Quartiere”, simboli di appartenenza identitaria, e gli Euplini, bambini vestiti graziosamente come Sant’Euplio, ecco apparire sulla scena della festa il simulacro di Sant’Euplio riprodotto in misura ridotta, una piccola statuetta che raffigura il Santo esattamente con le stesse sembianze e gli attributi iconografici (nella mano destra la palma come segno del martirio, nell’altra il Vangelo) della “Vara” originale in legno massiccio decorato, di fattura ottocentesca, custodita all’interno della Chiesa della SS. Annunziata.
Realizzata a Caltagirone presso il laboratorio artistico “Ceramiche Bagnara Creations”, la copia in miniatura di Sant’Euplio è stata donata da Filippo Anzalone, mentre la struttura esterna, il fercolo, costruito in legno dorato con drappo rosso vermiglio, è opera di Francesco Vaccaro.
Protagonisti di questa bella iniziativa sono stati alcuni giovanissimi devoti al Santo, i quali nei mesi precedenti ai festeggiamenti avevano espresso il desiderio di celebrare Sant’Euplio in un modo nuovo e originale.
E così è stato. Vestiti con T-shirt bianca e pantaloncini neri, i ragazzi, dopo aver ricevuto insieme ai portatori “grandi” la benedizione di padre Gerry, hanno portato in spalla con grande entusiasmo e al grido di “Viva Sant’Euplio” il piccolo “Euplino” durante la processione del 25 agosto, presieduta dall’Arciprete Padre Gerry Currò, con il Simulacro di Sant’Euplio e della “S. Reliquia”, sorretta dai cresimati e dai cresimandi, accompagnata dai Rev. Diaconi dell’Arcidiocesi, le autorità civili e militari, la Confraternita di Maria SS. Addolorata, i piccoli Euplini e tutti i fedeli.
Una nuova e significativa ritualità, dunque, che è anche un segno di tangibile dinamismo, con voglia di fare e di collaborare, un modo per coinvolgere le nuove generazioni nelle tradizioni locali e promuovere un ricambio generazionale dei portatori adulti della “Vara” di Sant’Euplio, e per dare “nutrimento” alla tradizione in maniera concreta, solenne e gioiosa.
«Sono orgoglioso di essere parroco di Francavilla di Sicilia – ha detto l’Arciprete Padre Gerry al termine della processione e dopo i ringraziamenti finali – ma c’è una cosa che mi addolora: mentre negli altri paesi tutti tornano per la festa del Patrono, in villeggiatura nel proprio luogo di origine, a Francavilla molti, invece, partono nel giorno della festa per andare fuori in vacanza; manca l’amore per il proprio paese, l’attaccamento al proprio Santo Patrono, facciamo in modo di restare a Francavilla per la festa del Santo Patrono: Viva Sant’Euplio».
Luigi Lo Presti