Acquolina in bocca per “Vendesi San Siro” -
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Acquolina in bocca per “Vendesi San Siro”

Acquolina in bocca per “Vendesi San Siro”

Che fine farà lo storico stadio di San Siro, a lungo casa di Inter e Milan? Per avere una risposta a tale quesito bisognerà attendere solo pochi giorni, considerato che sta per giungere la decisione definitiva sul destino dell’impianto che, a sua volta, avrà dirette conseguenze sui progetti a Rozzano e San Donato, che nerazzurri e rossoneri stanno ipotizzando nel caso in cui dovessero trasferirsi dall’impianto comunale.

Venerdì 13 è il giorno clou

Dopo anni di ipotesi, accelerazioni e frenate, è previsto per questa settimana l’incontro tra i club e il Comune, in cui si discuterà riguardo al progetto di ristrutturazione dell’impianto proposto da Webuild. Anche se niente è stato definito, la data prevista sembra essere quella di venerdì 13.

I due club – ricordiamo – stanno valutando diverse strade da seguire. Tra queste c’è anche la possibilità di acquistare l’impianto in una decisione che con il passare dei mesi è diventata di crescente gradimento per le società che, rilevando la struttura, potrebbero assicurarsi subito una risorsa patrimoniale di sicuro interesse, in grado di accrescere il valore delle squadre.

I segnali degli ultimi mesi

Che la voglia di abbandonare San Siro non sia certo la priorità dei due club non è mai stata così evidente come oggi. E, forse, qualche segnale era emerso già nel corso dell’estate, quando lo stadio fu interessato da diversi interventi di ristrutturazione che non si vedevano da tempo. Elemento che fa pensare giornalisti, tifosi, bookmaker come quelli raccontati su https://www.sportaza.info, analisti e semplici appassionati, che forse i colori storici dei club milanesi non abbandoneranno il Meazza.

Certo, c’è anche chi preferisce spegnere i fuochi dei facili entusiasmi, ricordando che ben che vada le squadre dovrebbero comunque continuare a giocare a San Siro per almeno quattro o cinque anni, e che nel tempo necessario per approntare il nuovo stadio, bisognerà pur sempre premunirsi di rendere dignitose le prestazioni in quello attuale.

Quanto costa San Siro

A questo punto, rimane da comprendere quanto possa essere valutato l’impianto, considerato che quello sarà anche il prezzo che i club dovranno pagare per rilevare l’asset.

Nelle scorse settimane il primo cittadino di Milano, Sala, ha annunciato che sarà l’Agenzia delle Entrate a fare una valutazione di San Siro e delle aree intorno allo stadio, a cui i club guardano con grande interesse.

Alcune indiscrezioni confermate dallo stesso sindaco valutavano il Meazza intorno ai 100 milioni di euro, con una stima destinata a crescere nel caso in cui – cosa che non è esclusa – le società si dichiarassero interessate a diventare proprietarie anche di alcune aree limitrofe.

La finale di Champions League 2027

Infine, c’è il piccolo mistero del destino della finale di Champions League del 2027, evento a cui Milano si era candidata. Stando alle voci, tutte da confermare, è possibile che il Comune rinunci a questa partita, con una decisione che è legata proprio all’incertezza sulla disponibilità dello stadio, una condizione che viene ritenuta necessaria per l’UEFA.

Ad ogni modo, il Comune è sembrato voler prendere tempo e non ha ancora risposto alla richiesta di chiarimenti inviata dalla FIGC. Anche in questo caso, però, la risposta non dovrebbe tardare ad arrivare: è prevista entro la prossima settimana e, dunque, subito dopo il colloquio in cui emergerà la decisione definitiva dei due club. I quali, ben inteso, hanno in serbo il piano B: portare avanti i progetti a Rozzano e San Donato, con il Milan che sottolinea di aver investito molto in questa direzione.

Insomma, ancora qualche giorno e si saprà se effettivamente i due club cederanno alle tentazioni di procedere con l’acquisto di San Siro, o se lo storico stadio che ha visto tanti successi tra nerazzurri e milanesi, dovrà salutare per sempre le due società.

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