Una nuova bufera scuote il Comune di Giarre, con il Segretario generale, Marco Puglisi, che ha rassegnato le dimissioni irrevocabili da tutti gli incarichi gestionali assegnatigli dal sindaco. La sua decisione, comunicata attraverso un articolato documento ufficiale, segna l’ultimo capitolo di un lungo braccio di ferro con il primo cittadino, culminato in una presa di posizione che rischia di avere pesanti ripercussioni sull’amministrazione locale.
La frattura tra il Segretario generale e il sindaco di Giarre si era già palesata in passato, con Puglisi che, in più occasioni, aveva rifiutato incarichi dirigenziali aggiuntivi, come quelli relativi all’Area di Staff e alla Direzione della Prima Area. Tuttavia, nonostante le sue reiterate richieste di sollevo da tali funzioni, il sindaco ha continuato a riassegnare a Puglisi queste responsabilità.
Il documento di dimissioni, protocollato ieri ma che diverrà efficace solo dal primo di ottobre, rappresenta un vero e proprio atto d’accusa contro il primo cittadino.
Puglisi, nel suo testo, esprime chiaramente il disagio per quello che definisce un atteggiamento “altalenante e poco coerente” da parte del sindaco, accusandolo di aver tentato di influenzare le sue funzioni gestionali, in particolare riguardo alla gestione di affari legali e alla proposta di rateizzazione di un debito fuori bilancio, decisione che, secondo il Segretario, è stata ingiustamente criticata dal primo cittadino.
Il passaggio più critico del documento riguarda proprio la visione divergente tra le due figure istituzionali. Puglisi ha infatti interpretato le recenti azioni del sindaco come un tentativo di subordinare le decisioni tecniche e gestionali esclusivamente agli indirizzi politici, superando persino il rispetto delle norme giuridiche. Un fatto grave, che segna un punto di rottura definitivo tra la gestione amministrativa e l’indirizzo politico dell’Ente.
Puglisi che ricopre il ruolo di Segretario Generale del Comune di Giarre dal 2017, ha sottolineato come gli incarichi dirigenziali temporanei fossero accettati esclusivamente per evitare ricadute negative sull’operatività dei servizi durante il periodo di dissesto finanziario. Ora che, con il decreto ministeriale del 2023, il bilancio comunale ha ritrovato un equilibrio, non vede più alcuna ragione per continuare a ricoprire incarichi aggiuntivi, soprattutto in un contesto che definisce “emergenziale solo per volontà politica”.
Le dimissioni di Puglisi rappresentano non solo un gesto di protesta contro la presunta ingerenza politica nelle funzioni gestionali, ma anche un segnale chiaro: senza un cambio di rotta, il Comune di Giarre rischia di entrare in una nuova fase di instabilità, con pesanti ripercussioni sui servizi pubblici e sulla fiducia dei cittadini verso le istituzioni.
Il sindaco, adesso, si trova davanti a una sfida politica senza precedenti: riorganizzare l’intera macchina amministrativa e trovare una soluzione alla vacanza dirigenziale in settori cruciali. La questione non è solo tecnica, ma soprattutto politica, poiché mette in discussione la capacità del primo cittadino di mantenere il controllo su un’amministrazione sempre più divisa e conflittuale. E la tensione, purtroppo, non accenna a diminuire.