Solo pochi centimetri facevano capolino in mezzo alla sabbia vulcanica. Sotto c’era un fungo di 2 chili e mezzo.
La scoperta da record è stata fatta mercoledì mattina dal signor Paolo Di Bartolo, di Acireale, mentre, da appassionato della montagna e da esperto fungaiolo, era andato alla ricerca di funghi sull’Etna.

“Pochi centimetri erano visibili ad occhio nudo, scavando il terreno che avvolgeva il fungo sono rimasto esterrefatto dalle sue dimensioni”, ha detto incredulo il signor Di Bartolo che ha portato l’eccezionale raccolto presso il “Centro Raccolta funghi” della ditta ”Le foglie verdi” di Macchia di Giarre, del signor Marco Ragaglia, micologo aziendale.

Ragaglia ha confermato che si tratta di un ritrovamento da record, un esemplare di Fungo Porcino “Boletus Aestivalis” del peso di 2 chili e mezzo, alto 35 cm largo 45 cm.

“Massima attenzione deve essere riservata ai funghi – raccomandano i micologi – . Non è sempre facile riconoscere i funghi commestibili ed evitare quelli velenosi che possono causare danni enormi alla nostra salute”.

La prima avvertenza è quella di non raccogliere funghi con la cappella o il gambo rossi e non mettere nello stesso cesto funghi commestibili e funghi sui quali avete dubbi e, soprattutto, come ha fatto il signor Di Bartolo, affidarsi a micologi esperti, centri di raccolta funghi o al controllo da parte di un ispettore micologo della ASL di zona.

Intanto il signor Di Bartolo pensa a come cucinare l’eccezionale ritrovamento. Difficile decidere se preparare un risotto o delle tagliatelle con i funghi. Si accettano consigli.