Come si è diviso oggi lo storico fronte progressista sui diritti, su alcuni temi relativi al corpo, alla libertà e alla soggettività delle donne. È quanto denuncia il libro “Vietato a Sinistra: Dieci interventi femministi su temi scomodi”, presentato nella biblioteca comunale in un incontro promosso dal Coordinamento Donne della zona ionico-etnea, sostenuto dalle associazioni: Articolo 1- L’agorà, Cinecircolo, La Clessidra, Fidapa, Giarre Riposto, IPAZIA, Luogocomune, Società Giarrese di Storia Patria e Cultura e Federazione Giovani Socialisti.
Ad illustrare i temi del testo la prof.ssa Gabriella Gullotta, docente del Liceo “Leonardo”, e la giovane Diana Puglisi della segreteria provinciale della Federazione Giovani Socialisti. Intervenuta anche Maria Vittoria Longhitano, della Anglican Episcopal inclusive Church.
Presenti le autrici, Silvia Baratella della Libreria delle donne di Milano; Daniela Dioguardi del Centro documentazione UDI di Palermo e Luana Zanella, capogruppo alla Camera di Alleanza verdi e sinistra. L’incontro è stato coordinato da Nunziatina Spatafora.
Come emerso durante l’incontro, da alcuni anni circola un pensiero liberista che tende, in nome delle libertà di ogni persona, a sfruttare il corpo delle donne, per esempio attraverso la Gravidanza per altri e considerare la prostituzione come la libertà di ognuna a disporre del proprio corpo. Un pensiero ed una convinzione che, a parere di molti, riportano indietro verso un nuovo patriarcato, secondo cui le donne possono “liberamente” vendere e produrre figli per altri.
Scrive una delle autrici: il mercato chiede di essere imprenditrice di sé. Un mercato che non riconosce la fase precedente alla genitorialità: l’esperienza pre-parto che lega la madre alla/al bambina/o, cancellando repentinamente ciò che la /il nascitura/o ha vissuto con la madre per nove mesi. Il libro affronta anche la questione dell’identità di genere esplosa qualche anno fa durante la proposta di legge Zan contro l’omotransfobia.