Crisi politica a Giarre, giorno 78: vince la "noia" ma ci siamo, quasi. Forse -
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Crisi politica a Giarre, giorno 78: vince la “noia” ma ci siamo, quasi. Forse

Crisi politica a Giarre, giorno 78: vince la “noia” ma ci siamo, quasi. Forse

A Giarre siamo giunti al 78° giorno di una crisi politica di cui in molti sembrano aver dimenticato cause ed evoluzioni (chi ricorda le cause ci scriva). L’argomento, dopo delle fiammate iniziali, è andato, scemando annoiando anche gli osservatori più appassionati. In pratica è diventato un tema che interessa solo gli attori principali, forse, e poco più.

Il sindaco Cantarella da oltre un mese ha concluso le “famose” consultazioni auspicava che in suo soccorso arrivasse l’assemblea regionale siciliana che avrebbe dovuto approvare una legge riguardante la riforma degli enti locali che avrebbe introdotto la possibilità di un sesto assessore ma l‘Assemblea regionale siciliana ha rinviato la discussione del testo votando per il suo ritorno in commissione Affari istituzionali.

Tramontata questa possibilità il cerchio intorno a lui si stringe e le svariate opzioni che aveva considerato, compreso l’allargamento della maggioranza aprendo all’opposizione, si riducono sempre più. Conclusione: la concreta possibilità di tornare al punto di partenza o poco più. In pratica, tanto rumore per nulla.

Frattanto aumentano i mormorii, non ultimo quello riguardante gli assessori che, da quasi tre mesi senza deleghe, continuano a incassare, legittimamene, le loro indennità, senza però essere operativi. I più maliziosi ritengono che il sindaco li abbia comunque ben rimpiazzati quindi potrebbe farne a meno anche in futuro…

Scherzi a parte ormai ci dovremmo essere. A giorni il sindaco dovrebbe riassegnare le deleghe e ufficializzare eventuali cambiamenti in giunta, se ve ne saranno. Sarà sufficiente per dare il via ad un cambio di passo? Vedremo.

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