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Francavilla, “Le vie del gusto”: interessante convegno per esperti e appassionati del settore

Francavilla, “Le vie del gusto”: interessante convegno per esperti e appassionati del settore

Il vino e il territorio sono stati i protagonisti del convegno “Le vie del gusto” che si è svolto nella cittadina dell’Alcantara il 18 ottobre scorso, presso la Sala della Colonna di Palazzo Cagnone, che ha visto riuniti enologi, esperti del territorio e appassionati del settore.

L’evento è stato organizzato dalla Fidapa BPW Italy, sezione di Francavilla di Sicilia, presieduta dalla dott.ssa Martina Dibella, che in apertura ha ricordato l’importanza  della tutela del territorio nelle linee guida della Task Force Agricoltura delineate dalla Fidapa, l’associazione internazionale di donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari: «Per noi – ha detto – promuovere e valorizzare il territorio è fondamentale, e che a farlo in questa occasione siano dei giovani laureati in viticoltura ed enologia, per me è motivo di grande orgoglio».

Presenti all’incontro gli studenti  della scuola di agraria dell’Istituto Superiore “Enrico Medi” di Randazzo e la rappresentante distrettuale Task Force Agricoltura Daniela Milana, che ha incentrato il suo intervento sulla questione acqua e sul risparmio idrico in agricoltura.

«Noi con il tema di oggi siamo pienamente in sintonia – ha commentato la prof.ssa Maria Francesca Miano, dirigente scolastico dell’I.I.S.S. “Enrico Medi” di Randazzo – perché abbiamo sia l’istituto agrario che alberghiero, inoltre, da un paio di anni è stato attivato l’indirizzo tecnico-enologico. La nostra mission è quella di aiutare i ragazzi a rimanere su questo territorio, mediante la creazione di competenze che possano dare ai giovani la possibilità di fare questa scelta».

Il dott. Alfio Silvestro, agronomo, nel suo discorso ha invitato le nuove generazioni a sentirsi parte integrante dell’ambiente, a guardarlo con occhi diversi e a vivere la natura con rispetto: «Nel corso della mia esperienza professionale – spiega Silvestro – ho assistito a cambiamenti significativi. Ho visto abbandonare le terre dai nostri agricoltori, che erano veramente i custodi di questo territorio e di un patrimonio genetico oggi scomparso. La presenza dell’istituto di agraria a Randazzo, di cui sono stato alunno, è una linfa vitale per il nostro comprensorio».

Gli aspetti della viticoltura etnea sono stati discussi dall’enologo Sebastiano Vinci, il quale ha mostrato con una serie di immagini le particolarità ambientali delle zone di produzione, terrazzamenti, muretti a secco, opere di sistemazione del territorio e antichi palmenti.

L’esperto ha trattato anche del clima dell’Etna, variabile in base alla posizione geografica dei vari versanti, con precipitazioni più o meno intense, differenze che hanno portato allo sviluppo e all’adattamento di vitigni diversi; «sul versante nord troviamo prevalentemente il Nerello Mascalese – afferma Vinci, mentre nella zona di Milo abbiamo invece una produzione di vini bianchi, il Carricante».

«Altro elemento distintivo dell’Etna è il suolo – ha ricordato il relatore – privo di ristagno idrico, con una buona conducibilità termica, bene ossigenato e caratterizzato da allofane, minerali argillosi che derivano dall’alterazione chimica delle ceneri vulcaniche».

L’enologo si è poi soffermato sulle diverse varietà di vitigni presenti sull’Etna (Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Carricante, Minnella e Catarratto), illustrandone le principali caratteristiche, il terroir e le forme di allevamento.

Rocco Giuliana, enologo, ha illustrato le tecniche di lavorazione successive alla raccolta dell’uva, ovvero il procedimento di vinificazione, mettendo a confronto il Nerello Mascalese e il Carricante.

I due vitigni sono stati analizzati dall’enologo in relazione ai tempi di maturazione, alla qualità del prodotto, alla pigiatura, fermentazione e macerazione, nonché alle modalità di conservazione del vino in cantina, esposti anche tempi e metodi di invecchiamento e affinamento in bottiglia. «Per valorizzare il nostro territorio ci vuole gente del territorio, che ci crede e che lo ama», ha detto in conclusione Rocco Giuliana.

Al termine dell’incontro si è aperto un vivace dibattito, seguito da una degustazione di pregiati vini dell’Etna abbinati a mostarda e deliziosi biscotti, a cura degli alunni dell’Istituto alberghiero “Enrico Medi” di Randazzo diretti dal prof. Alfio Cantarella.

Luigi Lo Presti

 

 

 

 

 

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