L’attività amministrativa del sindaco di Giarre, Leo Cantarella, è sotto la lente d’ingrandimento a seguito di un esposto (non anonimo) inviato il 14 ottobre scorso al Prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi. Le accuse mosse al primo cittadino, ora al vaglio del Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali, riguardano presunte gravi violazioni di legge e condotte contro la Costituzione.
Il Prefetto, con nota del 23 ottobre 2024, ha trasmesso l’esposto al Dipartimento Regionale per le opportune verifiche, mentre il responsabile del procedimento, dott. Giuseppe Petralia, ha formalmente richiesto al Segretario Generale del Comune di Giarre una relazione dettagliata per chiarire le accuse mosse. Tra le presunte irregolarità emergono concessioni sospette, violazioni procedurali e pressioni indebite sugli organi amministrativi.
I punti principali delle accuse
Dall’esposto emergono quattro punti principali:
1. Concessione di un immobile comunale a titolo gratuito: l’immobile, sito nella frazione di Macchia, sarebbe stato assegnato a un ente privato senza alcuna procedura comparativa pubblica, in violazione delle normative sulla trasparenza e sull’imparzialità amministrativa. La concessione non risulta documentata se non da articoli di stampa e da un’insegna affissa sulla struttura.
2. Assegnazione arbitraria di un alloggio popolare: L’Ordinanza sindacale n. 237 del 10 settembre 2024 ha disposto l’assegnazione temporanea di un alloggio di edilizia residenziale popolare nonostante la presenza di una graduatoria vigente. L’urgenza dichiarata dall’ordinanza appare, secondo l’esposto, difficilmente giustificabile, con il rischio di danno erariale e di violazione delle procedure amministrative.
3. Violazioni nel criterio di territorialità per appalti: con l’Ordinanza n. 217 del 5 agosto 2024, il sindaco avrebbe imposto il criterio della territorialità per un appalto relativo alla rimozione della cenere vulcanica, in contrasto con il Codice degli Appalti e con la normativa ANAC.
4. Interferenze politiche negli organi gestionali: note inviate dal sindaco al segretario Generale evidenziano presunte pressioni per subordinare l’attività gestionale dell’ente agli indirizzi politici, in violazione del principio di separazione tra politica e amministrazione sancito dall’art. 97 della Costituzione.
Le richieste del Dipartimento Regionale
Nel documento inviato il 18 novembre, Giuseppe Petralia ha chiesto al Comune di Giarre una relazione dettagliata per chiarire i provvedimenti contestati, allegando la normativa di riferimento e ogni documentazione utile. Il termine per la risposta è fissato a 30 giorni.
Possibili scenari
Le accuse contenute nell’esposto, qualora confermate, potrebbero configurare gravi violazioni della legge e delle procedure amministrative, con potenziali conseguenze per il Sindaco.
Tra le ipotesi sollevate c’è anche quella di una rimozione del primo cittadino ai sensi dell’art. 142 del TUEL, qualora si ravvisassero atti contrari alla Costituzione o gravi motivi di ordine pubblico.
Al contempo, le vicende riportate nell’esposto stanno alimentando tensioni all’interno della comunità di Giarre e negli uffici comunali. Secondo quanto riferito, il clima di sospetti e confusione sta incidendo negativamente sull’intero apparato dell’ente. L’esito delle verifiche sarà fondamentale per il futuro politico e amministrativo della città.