Gli investimenti sono un passo assolutamente fondamentale per le imprese, e quelle operanti nel settore della ristorazione non rappresentano di certo un’eccezione.
Ma come investono queste aziende in Italia? Quali sono le principali ragioni che le spingono a farlo? È possibile rispondere a queste interessanti domande facendo riferimento ad un report assolutamente autorevole quale il Rapporto Annuale sulla Ristorazione a cura di FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi.
Cosa acquistano le aziende italiane? Le tipologie di spesa più ricorrenti
Iniziamo l’analisi scoprendo quali sono le tipologie di spesa più frequentemente effettuate dalle aziende italiane con finalità di investimento.
Premesso che le statistiche presentate da FIPE riguardano il 2023 e che i titolari delle imprese hanno potuto fornire anche più risposte a questa domanda, al primo posto troviamo le attrezzature per la lavorazione degli alimenti, menzionate nel 14,3% dei casi.
Questa è sicuramente una categoria molto ampia e variegata, che ha peraltro visto crescere la propria percentuale: nel lasso temporale compreso tra il 2020 e il 2022, infatti, essa si attestava al 10,4%.
Molto interessante è la seconda posizione, occupata dagli investimenti in comunicazione digitale, i quali sono stati menzionati nel 13,2% dei casi; un segno assolutamente evidente, questo, del fatto che le imprese di questo settore stanno acquisendo una consapevolezza sempre maggiore per quel che concerne questo tipo di promozione.
Nei posti successivi, invece, troviamo investimenti di natura prettamente tecnica: al terzo posto figurano le attrezzature per il lavaggio, menzionate nell’11,7% dei casi, al quarto, con una percentuale dell’11,3%, le attrezzature per refrigerazione, che, come si può notare dando un’occhiata ad un e-commerce specializzato quale allforfood.com, possono presentare le caratteristiche più disparate, e al quinto le attrezzature per la conservazione dei cibi, con il 10,2%.
Spesa media per azienda e politiche di investimento
Ma quanto è stato speso, in media, dalle aziende del settore con fini di investimento? Secondo FIPE, la cifra media relativa al 2023 ammonta a 38.547 euro, ovvero, in media, il 6,5% del fatturato.
Per quanto riguarda le politiche di investimento delle aziende del settore, è molto significativo il fatto che ben l’85,4% del campione dichiari di investire “al bisogno”, ovvero quando (e se) se ne presenta la necessità; appena il 14,6%, invece, segue un programma di investimento pianificato, prevedendo, ad esempio, di sostituire un determinato tipo di attrezzatura dopo un certo numero di anni.
Nella grande maggioranza dei casi, le imprese del settore effettuano investimenti autofinanziandosi: secondo il report, infatti, nel 61,9% dei casi queste aziende hanno attinto a capitale proprio.
Al secondo posto, con una percentuale del 27,6%, figura il credito a medio e lungo termine fornito da istituti bancari, al terzo figurano i finanziamenti provenienti dai soci, con il 19%, al quarto i leasing, con il 7,6%, mentre al quinto le forme di credito a breve termine, con una percentuale del 5%.
Se ci si chiede, infine, quali siano le motivazioni degli investimenti, al primo posto troviamo la velocizzazione dei processi, menzionata nel 38,1% dei casi, seguono il miglioramento dell’ambiente di lavoro, con il 29,4%, il miglioramento della gestione con il 28,9% e il miglioramento del comfort dei clienti, con il 28,8%.