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Candidato sindaco? Se ti riconosci, pentiti!

Candidato sindaco? Se ti riconosci, pentiti!

Pensavamo di averne viste, sentite e lette di tutti i colori e invece ci sbagliavamo. Eccome se ci sbagliavamo. Il “politico” di per sé raramente si distingue per la capacità di un contraddittorio sereno. Molto spesso è convinto di aver sempre fatto la scelta migliore. Quasi mai un “politico” ammette i propri errori. Eppure non dovrebbe esserci nulla di male a correggere il tiro se ci si rende conto di non aver trovato, magari, la soluzione migliore. Crediamo sia naturale chiedere scusa quando si sbaglia e chi può essere così arrogante da illudersi e credere di non sbagliare mai se non il 90% dei “politici” (forse siamo stati tropo buoni nella percentuale).

Certo è che se nessun politico avesse mai sbagliato non ci ritroveremmo nelle condizioni in cui siamo. Ma tant’è, loro perfetti! Noi, comuni mortali, invece ci sforziamo di capire dove sbagliamo (non sarà mica che sbagliamo all’interno della cabina elettorale?). Ma lasciando stare i “politici” d’alto rango, ovvero i “romani” ed i “palermitani” e torniamo alle vicende di casa nostra.

In diversi Comuni del territorio che abbracciamo, il 31 maggio ed il 1 giugno prossimi, i cittadini torneranno alle urne per eleggere le nuove amministrazioni e rinnovare i Consigli comunali. È chiaro che seguiamo con interesse ciò che accade e cerchiamo di riportarlo ai nostri lettori senza tifare per nessuno ma non possiamo fare a meno di osservare e riflettere su ciò che accade. Lo facciamo con discrezione (crediamo), dando spazio a tutti i competitori almeno fin quando non si entrerà nella fase “calda”.

E nel fare la “conoscenza” di tanti candidati a sindaco, per esempio, cercando di coglierne anche alcune peculiarità caratteriali, umane e professionali ci imbattiamo, purtroppo, anche nei loro difetti, nelle loro “manie” ma, poiché non di primo pelo, raramente ci lasciamo impressionare. Contestazioni per questa o quella parola nell’articolo X o Y, mancanza di visibilità, minacce più o meno velate di fantasiose querele e barzellette varie.

Noi ogni volta cerchiamo, impauriti, di capire il nostro torto fin quando, dopo tanto rimuginare, risolviamo tutto con una sonora risata. Ma mai, come questo pomeriggio, abbiamo ricevuto comunicazione tanto arrogante quanto ridicola al punto da sembrare surreale oppure frutto di uno scherzo di cattivo gusto.

Veniamo ai fatti. Arriva una mail in redazione inviata da un candidato sindaco (valuti un ripensamento, è in tempo…) di uno di questi Comuni che si accingono al voto. All’interno un allegato con una presentazione del candidato: famiglia, studi, impiego, impegno sociale ed una rendicontazione della sua attuale situazione di coalizione (liste a sostegno etc.). Fin qui, seppur con nostro stupore vista l’originalità della comunicazione, tutto bene.

Se non fosse che nel testo della mail leggiamo: “Con preghiera di concordare insieme l’articolo prima della pubblicazione. Faccio presente che notizie diverse dal presente e non preventivamente concordate saranno eventualmente oggetto di eventuali denunce all’autorità giudiziaria”.

La mail è giunta nel tardo pomeriggio ma solo adesso abbiamo smesso di ridere a crepapelle. Non commentiamo nemmeno la dichiarazione del candidato sindaco (cui consigliamo una lettura: Il manuale del candidato politico di Maria Bruna Pustetto) perché abbiamo una paresi per via delle risa ma una cosa ai tanti lettori ed elettori del paese (purtroppo non possiamo rivelare quale, non vogliamo oberare di lavoro l’autorità giudiziaria, sic!) cui ambisce alla poltrona di sindaco questo candidato non possiamo non dirla… Auguri!

 

 

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