Ancora una tragedia sulle strade di Giarre. Negli ultimi mesi, sono stati ben tre gli incidenti gravi che hanno scosso la comunità (i più gravi ai danni di pedoni), uno dei quali ha avuto un tragico epilogo con la perdita della vita di un anziano mentre l’ultimo evento tragico, avvenuto giusto qualche giorno addietro, ha comportato il ferimento grave di un 46enne (le cui condizioni, purtroppo, permangono gravissime).
È una situazione che evidenzia in modo drammatico sia lo “stile di guida” dei conducenti dei mezzi sia le condizioni precarie delle infrastrutture stradali.
Troppe strade di Giarre versano in uno stato di abbandono allarmante: buche che diventano insidiose trappole per automobilisti e motociclisti, segnaletica orizzontale ormai sbiadita e quella verticale spesso danneggiata o completamente illeggibile a causa del tempo e della mancanza di manutenzione.
A peggiorare il quadro, molte strade sono poco illuminate, aumentando il rischio di incidenti nelle ore serali e notturne. I pedoni non sono al sicuro: i marciapiedi sono invasi dalle erbacce, dissestati e in alcuni casi del tutto impraticabili, costringendo le persone a camminare pericolosamente lungo la carreggiata.
Anche l’operato della polizia locale è fortemente limitato. L’organico risulta sotto dimensionato rispetto alle esigenze di una città che richiederebbe maggiore controllo e prevenzione. I pochi agenti rimasti, pur impegnandosi al massimo, non riescono a fronteggiare efficacemente le numerose infrazioni che quotidianamente mettono a rischio la sicurezza stradale.
Dal canto suo, l’amministrazione comunale non ha ancora messo in campo un piano di intervento a medio o lungo termine per affrontare queste criticità. Gli interventi tampone, quando ci sono, appaiono sporadici e insufficienti.
A questo si aggiunga anche non si riescono a cogliere opportunità previste addirittura per legge. E’ notizia dei giorni scorsi che il Comune di Giarre pare abbia perso, per chiara sciatteria, un finanziamento di € 130.000 euro cui parte delle somme doveva essere destinata all’istallazione di un semaforo pedonale nella frazione di San Leonardello, all’ingresso Sud della città (mentre le altre somme sarebbero dovute servire per l’acquisto di caldaie nelle scuole).
Le vite spezzate dagli incidenti non sono solo numeri: sono famiglie distrutte, comunità segnate, e un monito per chi ha il dovere di garantire sicurezza e decoro. Il tempo per i proclami è finito: Giarre ha bisogno di risposte, prima che l’ennesima vittima finisca per diventare solo un’altra tragica statistica.