È stata trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale Garibaldi di Catania la salma di Flavia Magro, la 19enne giarrese vittima all’alba di oggi di un tragico incidente autonomo avvenuto sul viale Africa a Catania.
Il medico legale incaricato dal magistrato inquirente di turno che ha disposto il sequestro dell’Alfa Mito, eseguirà nelle prossime ore, probabilmente domani, una ispezione cadaverica. Tutta da ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente; l’auto che percorreva il viale Africa, probabilmente a velocità sostenuta, forse a causa di un piccolo dislivello per la presenza di una caditoia, ha perso il controllo e, come una trottola impazzita, è andata a schiantarsi contro un albero. L’impatto violentissimo è stato fatale per la povera 19enne giarrese che è deceduta sul colpo.
La Polizia Locale di Catania ha compiuto i rilievi del sinistro e i due feriti, ricoverati entrambi al Cannizzaro (hanno riportato lievi traumi), sono risultati positivi all’alcoltest; verifiche sono in corso per determinare se il conducente dell’Alfa e il passeggero che stava seduto sul sedile anteriore, avessero assunto droghe leggere. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo.
A Giarre, intanto, la morte della 19enne ha suscitato profonda commozione in particolare tra gli amici più vicini e quanti conoscevano la giovane vittima, descritta da tutti come una ragazza piena di vitalità. Flavia Magro lavorava da circa due mesi come banconista. Un impegno saltuario il suo, per lo più nei fine settimana. I genitori della giovane vittima sono molto conosciuti in città. Il papà, Marcello Magro, fabbro, è titolare di una officina in via Alfieri. La mamma, Maria Lo Faro, per lunghi anni, è stata addetta alle vendite in un noto negozio di abbigliamento di corso Italia a Giarre.