Spara al volto di un ragazzo ma sbaglia persona: arrestata 32enne VIDEO -
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Spara al volto di un ragazzo ma sbaglia persona: arrestata 32enne VIDEO

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Il 15 gennaio scorso, su disposizione della Procura Distrettuale della Repubblica che ha coordinato le indagini, la Polizia di Stato di Catania ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di una donna, G.D. (classe 1993), già sottoposta alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali nell’ambito di altro procedimento penale.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP, l’indagata è stata ritenuta gravemente indiziata del delitto di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e di offesa di persona diversa da quella alla quale l’offesa era diretta.

Il provvedimento restrittivo oggetto di esecuzione, consistente nella misura degli arresti domiciliari è riconducibile ad un ferimento, con prognosi di 30 giorni, accaduto il pomeriggio del 3.2.2024, di un giovane catanese, presentatosi, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “San Marco”, poiché attinto da un colpo di arma da fuoco al volto.

I successivi approfondimenti delegati alla 3^ Sezione Investigativa specializzata nella materia di “Reati contro la Persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali, permettevano di accertare come il ferito avesse riportato uno sfregio permanente al volto, oltre ad avere corso un grave pericolo di vita scongiurato dal fatto che la forza penetrativa del proiettile che lo aveva attinto era stata smorzata dal paravento del motorino su cui si trovava.

Si accertava altresì, anche grazie agli esiti di attività captativa ed all’analisi del telefono cellulare dell’indiziata, che il ferito, un incensurato, in transito da via Zirilli, nel quartiere “San Cristoforo” a bordo del suo scooter, non fosse il diretto destinatario del colpo esploso, ma verosimilmente una vittima casuale e che, di contro, l’atto delittuoso fosse scaturito da attriti tra l’indagata e la famiglia del suo ex compagno.

Rintracciata G.D. presso la sua abitazione, la stessa veniva condotta negli uffici della locale Squadra Mobile per l’espletamento delle formalità di rito e subito dopo, in considerazione del suo stato di madre con figlio di tre anni, sottoposta agli arresti domiciliari a disposizione dell’A.G.

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