Giarre: “Largo” sì, ma ai rifiuti -
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Giarre: “Largo” sì, ma ai rifiuti

Giarre: “Largo” sì, ma ai rifiuti

20150228_111720Per decenni abbandonata all’incuria e all’inesorabile azione degli agenti atmosferici, la “Rotonda di Largo Cismon del Grappa”, una villetta con artistica fontana, dal forte significato simbolico che affonda le sue radici nella storia della città stessa, posta in uno angolo panoramico e suggestivo di Giarre, dopo un beneaugurante tentativo di recupero operato dalla nuova amministrazione, qualche mese dopo l’insediamento, versa nuovamente in condizioni disastrose.

Abbiamo cercato di sapere di più chiedendolo al diretto interessato, il vicesindaco Salvo Patanè (foto a destra), che si occupa del decoro urbano, chiedendogli cosa intende fare l’amministrazione per bonificare la villa, anche in considerazione dell’incipiente primavera per ridare decoro alle aree a verde cittadine, nel pieno dei festeggiamenti per il bicentenario del Comune.

Salvo PatanèPatanè ci ha risposto testualmente: «La Rotonda del largo Cismon del Grappa nel corso degli ultimi mesi è stata oggetto di due bonifiche ambientali (prevalentemente rifiuti di ogni genere e specie) eseguite dall’amministrazione e di una – nell’ambito di un progetto di adozione delle aree a verde – ad opera dell’Istituto agrario di Giarre. L’accordo di convenzione con il Comune, che ha prodotto ottimi risultati anche sul piano didattico-educativo, si è concluso».

E questo spiega il perché della attuale situazione in cui versa il sito. Quali provvedimenti pensate di prendere per far fronte al degrado?

20150228_111558«Nella programmazione a breve, c’è la ricollocazione della bandiere sui quattro pennoni e la sistemazione dell’area a verde triangolare prospiciente il viale Don Minzoni. L’area interna da anni pesantemente vandalizzata, ha un impianto elettrico non funzionante (la flebile luce arriva dai lampioni posti a perimetro, peraltro oscurati dalla chioma degli alberi), la vasca centrale e la cascatella sul prospetto principale, completamente fuori uso, la pregevole statua di Don Bosco (di cui ricorre il Bicentenario dalla nascita) orribilmente mutilata e servizi igienici devastati. Da solo questo  quadro delle principali ma non uniche deficienze funzionali, basta a dare la dimensione economica dell’impegno occorrente che nel breve termine l’amministrazione non può affrontare per i pesanti vincoli di bilancio derivanti dalla necessità di onorare gli oltre 25 milioni di euro di disavanzo ereditati, superato con un piano di risanamento che ha scongiurato il dissesto e che già nella prima verifica degli organi di controllo statali, ha cancellato Giarre dalla  lista dei Comuni  “strutturalmente deficitari”. In questo quadro di rigidità delle spese che già consente la riduzione del disavanzo, ma anche il rilancio delle risorse da destinare ad investimenti, il Largo Cismon del Grappa, con la cui città Giarre è gemellata dal 1969, sarà oggetto di turnazione manutentiva. Per far tornare questo spazio verde ad essere ciò che è 20150228_111706stato negli anni novanta, come l’amministrazione e i giarresi desiderano, occorre un importante investimento che nell’immediato non è possibile neanche prospettare. Giarre detiene probabilmente la più alta quota pro-capite di verde per abitante della provincia; un record che rende lunga, quasi interminabile, la lista dei lavori quotidiani, gravata da una sparuta ma persistente pattuglia di incivili, pronta a devastare e a mutilare qualunque cosa. Siamo impegnati ogni giorno su questo fronte e, bicentenario o no, ovviamente non ci fermeremo».

Le nostre foto documentano uno stato dei luoghi non così difficile da bonificare almeno per quanto riguarda la pulizia dei rifiuti pericolosi (vetro) e la potatura e diserbamento delle aiuole. E ciò in considerazione del fatto che a pochi passi dalla rotonda c’è una popolosa scuola media, i cui giovanissimi studenti, andando verso il bel tempo sicuramente la frequenteranno.

Cosa diversa è il ripristino dell’impianto elettrico e della funzionalità della vasca centrale, che richiedono spese diverse. Le erbacce che crescono rigogliose tra i sentieri mattonellati della rotonda, se non eliminate, magari con l’utilizzo di un diserbante, ben presto svelleranno la pavimentazione e allora le spese aumenteranno.

servizio e foto di Mario Pafumi

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