L’avvocato messinese, marito di una collega del luogo, ha ufficialmente annunciato la propria candidatura a sindaco alle elezioni amministrative di fine primavera. «Intendo puntare – sottolinea il professionista – sull’utilizzo dei fondi europei e sulla viabilità in quanto li ritengo i principali fattori concreti per assicurare sviluppo ed occupazione a questa comunità»
Anche nel Comune di Malvagna, ricadente nel versante messinese della Valle dell’Alcantara, ci si accinge ad affrontare le elezioni amministrative di fine primavera. Il sindaco uscente Rita Mungiovino, essendo reduce da due mandati consecutivi, non potrà più ricandidarsi. Sino a questo momento, dunque, a contendersi la più alta poltrona del piccolo centro valligiano sono lo “storico” ex sindaco Federico Raneri, il giovane Giuseppe Cunsolo e l’avvocato Dario Bertuccio (nella foto) il quale, qualche giorno fa, ha bruciato sul tempo gli avversari annunciando ufficialmente la sua intenzione di prendere parte, come aspirante sindaco, all’imminente competizione elettorale malvagnese.
«Sono un avvocato penalista di Messina – ha esordito Bertuccio –, ma amo profondamente Malvagna avendo sposato una collega di questo Comune. E, francamente, mi spiace vedere agonizzare questa comunità, che non può più aspettare i “grandi progetti” sbandierati ad ogni piè sospinto da chi sino ad oggi l’ha amministrata, mentre i giovani del luogo vanno via in cerca di quelle opportunità lavorative che il loro paese non riesce più a garantire».
Abbiamo, dunque, chiesto all’avvocato Bertuccio quale sarà la sua “ricetta” per riportare a Malvagna sviluppo e lavoro. «Sicuramente – ci ha risposto l’aspirante sindaco – non incentrerò la mia campagna elettorale sui soliti triti e ritriti argomenti del Bosco Pittari e del Convento dei Frati Minori. Mi sono, infatti, reso conto che, allo stato attuale, un Comune come Malvagna, con le esigue risorse finanziarie che ha a disposizione, non può promettere nulla su tali fronti. Le uniche possibilità reali per rilanciare l’economia locale sono offerte dai finanziamenti europei, parecchi dei quali destinati proprio alle piccole comunità come la nostra, ma che sino ad ora non abbiamo saputo intercettare. Qualora, dunque, dovessi essere io il nuovo sindaco di Malvagna, m’impegnerò prioritariamente per sfruttare al meglio tali opportunità avvalendomi di professionalità che già in passato, in altri Comuni siciliani simili al nostro, hanno saputo creare sviluppo economico ed occupazione attraverso le risorse comunitarie».
Ma per Dario Bertuccio un altro punto qualificante del suo programma elettorale è costituito anche dalla viabilità. «L’economia malvagnese – ha sottolineato al riguardo l’avvocato – è penalizzata anche e soprattutto dal fatto di trovarci in presenza di un Comune isolato, nel senso che non è di transito perché bisogna venirci apposta. Eppure, utilizzando un tracciato preesistente, avremmo la possibilità di realizzare un’arteria in grado di collegare agevolmente Malvagna a Montalbano Elicona e dalla quale transiterebbero i tanti cittadini della Valle dell’Alcantara e della zona jonica per recarsi nel versante tirrenico messinese (ossia nei Comuni di Barcellona Pozzo di Gotto, Patti, Milazzo, ecc.): allora sì che a Malvagna qualcuno potrebbe fermarsi a prendersi un caffè, a mangiare una pizza o, addirittura, a pernottare. E sempre a proposito di viabilità, ricordiamoci che Malvagna non ha ancora un’adeguata via di fuga da utilizzare in un malaugurato caso di calamità: il mio programma amministrativo, pertanto, prevede pure, sulla base delle preesistenti previsioni urbanistiche, la realizzazione di una nuova strada di accesso ed uscita dal paese. Come vedete, punto sulla massima concretezza e non su “megaprogetti” che, specie in questi tempi di “patti di stabilità” e “spending review”, non potranno mai andare in porto».
L’avvocato Bertuccio ha tenuto, inoltre, a rimarcare che della sua lista faranno parte «persone autenticamente “nuove”, ossia giovani e meno giovani cittadini malvagnesi mai cimentatisi in politica, se non per brevissimi periodi».
«Per quanto mi riguarda – ha concluso il candidato alla carica di primo cittadino di Malvagna – voglio vivere questa competizione elettorale in maniera assolutamente serena, in quanto essere eletto o meno non è, per il sottoscritto, una questione di “sopravvivenza”. In caso di successo, anzi, dovrei ridimensionare i miei impegni professionali, ma ne sarò comunque ben lieto se ciò potrà rendermi utile a questa comunità che tanto, in questi anni, ho imparato ad apprezzare ed amare. Non andrò, dunque, a bussare di casa in casa per cercare voti, perché ritengo che ogni malvagnese abbia il diritto di poter scegliere liberamente chi votare sulla base delle idee e dei modi di gestione amministrativa che ciascuno di noi candidati propone, senza lasciarsi abbindolare da quelle ingannevoli promesse “ad personam” che ormai non possono essere più mantenute. Mi auguro che anche i miei avversari affrontino questa campagna elettorale all’insegna della più sincera e disinteressata “sportività”».
Rodolfo Amodeo