Giovanni Villari, dirigente del Pd, ex deputato regionale: “Premetto che personalmente considero Filippo Drago una brava persona. Detto ciò ricordo a me stesso che, se è vero come lo è, che un circolo territoriale del Pd agisce in autonomia è anche vero che c’è un Comitato provinciale con cui bisogna rapportarsi su determinate decisioni come quella, eventuale, di Aci Castello. Comunque, al di là della questione Drago, bisogna abbassare l’asticella che permette come accade spesso in Sicilia l’ingresso nel Pd di personaggi riconducibili alla peggiore Democrazia cristiana”.
Santo Destasio (nel “santino” a sinistra), alle ultime elezioni amministrative castellesi candidato indipendente nella lista del Pd: “Non esprimo alcun giudizio sulle persone, anche se come amministratore, il sindaco Filippo Drago, sinceramente, lascia molto a desiderare. Io sono da sempre di sinistra anzi, di più. Drago non credo lo sia stato. Io immagino una società opposta ai suoi intendimenti; ho cercato politicamente di contrastarlo, con i pochissimi mezzi concessimi durante le ultime due campagne elettorali amministrative. Come tutti sanno mi sono sfilato dal Megafono nel momento in cui si era deciso di appoggiare la candidatura a sindaco della forzista Carmencita Santagati, degnissima persona, ma lontana dai miei ideali politici. Francamente, per accettare di condividere rapporti partitici con Drago dovrei faticare non poco per trovare qualche punto in comune. Non credo di avere tempo a sufficienza. Forse mi toccherà morire solo, ma da comunista”. Insieme al silenzio del sindaco Drago, si registra sulla vicenda, il silenzio assoluto del Csa-Cambiamento, presente in aula consiliare con Antonio Guarnera.
Orazio Vasta