Giarre, presentato libro su Luigi Giussani: una rivoluzione di sé e la risposta al '68 -
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Giarre, presentato libro su Luigi Giussani: una rivoluzione di sé e la risposta al ’68

Giarre, presentato libro su Luigi Giussani: una rivoluzione di sé e la risposta al ’68

Il Centro culturale di Giarre, guidato da Salvo Di Carlo, ha organizzato nel salone dell’Istituto Sacro Cuore di via Alfieri la presentazione del libro “Luigi Giussani, una rivoluzione di sè. La vita come comunione (1968-1970)”, a cura di Davide Prosperi.

Il volume raccoglie per la prima volta le trascrizioni delle lezioni tenute da don Giussani ai giovani del Centro Péguy dal 1968 al 1970, nell’arco di tre anni di incontri e riflessioni intorno a una intuizione che sarà gravida di conseguenze: solo nella comunione cristiana si può sperimentare la liberazione, cioè l’avvento di un mondo più umano.

Dopo i saluti di suor Annamaria, è intervenuta Carmelina Prestandrea, responsabile diocesana della Fraternità di Comunione e Liberazione, la quale ha spiegato che il testo è stato presentato in molte città in quanto Cl ci tiene particolarmente perchè, ripercorrendo gli albori del Movimento, si trovano indicazioni per il presente e per la vita di ciascuno.

Salvo Di Carlo ha fornito il quadro storico che fa da sfondo ai fatti narrati del libro, in cui si racconta quella che fu la risposta di Comunione e liberazione al ‘68. “Il Centro culturale di Giarre – ha detto Salvo Di Carlo – nasce dall’esperienza di molti nel movimento di Comunione e liberazione. Don Giussani in un momento di crisi, di sconforto è partito dalle ragioni per cui continuare la strada con il movimento”.

Il preside Carmelo Torrisi, che non è membro del movimento ma spesso vi collabora, ha ripercorso la sua esperienza da studente credente negli anni della protesta. “Il libro – ha detto – per essere capito dovrebbe essere letto più volte: don Giussani dalla crisi ne vuole fare una risposta, è uno che non si scoraggia mai”. E ha indicato tre parole chiave del libro: annuncio, incontro, avvenimento.

Di seguito è intervenuto don Carmelo Vicari, responsabile centro/sud della Fraternità di Comunione e liberazione che ha ricordato il suo incontro con il movimento, incontro che ha profondamente cambiato la sua vita e in cui ha trovato la pienezza di vita. “Leggendo il libro – ha detto – si prende consapevolezza di ciò che è urgente oggi. Allora c’era il ‘68, espressione che non sopportava una vita fittizia, secondo schemi. C’era una crisi umana, antropologica”. Indicando la sfida odierna dell’intelligenza artificiale ha chiesto: “L’uomo è più potente dell’intelligenza artificiale? Se l’uomo non ricupera la pienezza di se stesso, di coscienza di sé sarà vittima delle macchine, dei più ricchi che governano le macchine e che faranno di tutti gli altri dei piccoli servitori”.

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