Truffa del "falso carabiniere" finisce male: malvivente rompe il femore ad un'anziana. Arrestato 21enne VIDEO -
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Truffa del “falso carabiniere” finisce male: malvivente rompe il femore ad un’anziana. Arrestato 21enne VIDEO

Truffa del “falso carabiniere” finisce male: malvivente rompe il femore ad un’anziana. Arrestato 21enne VIDEO

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica, l’1 marzo 2025, la Polizia di Stato di Catania ha eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania, nei confronti di A.G.M., di 21 anni.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP, alla luce degli elementi indiziari attualmente disponibili in una fase processuale che non ha ancora permesso l’istaurazione del contradditorio davanti al giudice, si attribuiscono all’indagato – ferma restando la presunzione di innocenza valevole fino a condanna definitiva – i reati di rapina aggravata e di lesioni personali aggravate, entrambi posti in essere in concorso con altro soggetto rimasto ignoto.

Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine che ha avuto spunto da un episodio, verificatosi il pomeriggio del 24 gennaio 2025, relativo ad un tentativo di truffa attuata attraverso la modalità del sedicente “maresciallo dei Carabinieri”, ovvero utilizzando l’espediente di contattare telefonicamente un’anziana donna e di informarla sul fatto che la di lei figlia fosse stata coinvolta in un grave incidente stradale e che, qualora non fosse stata pagata una somma di danaro e/o non fossero stati consegnati monili d’oro, a titolo di risarcimento del danno, avrebbe corso il rischio di essere arrestata, facendo poi, in effetti seguire alla telefonata, la visita presso l’abitazione della vittima di un giovane di bell’aspetto, con l’incarico, dopo essersi qualificato come appartenente all’Arma dei Carabinieri, di prelevare somme di denaro e monili.

Nel caso specifico, si aveva una progressione criminosa, poiché ad una prima fase in cui l’anziana vittima, indotta in errore ed impaurita, si convinceva alla costante presenza del sedicente carabiniere a prelevare ed a consegnargli una borsa contenente monili in oro per un valore di circa 20.000,00 euro, ne seguiva un’altra, scaturita dal sopraggiungere presso la sua abitazione della di lei figlia, avendo costei, una volta accortasi della presenza dell’estraneo, cercato di fermarlo , innescando una reazione violenta – al fine di guadagnarsi la fuga – che cagionava la frattura del femore all’anziana e la frattura scomposta del dito della mano alla figlia.

Le tempestive indagini svolte su direttiva della Procura, da parte del personale della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile – basate sulla visione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza di tutta l’area d’interesse – hanno poi permesso di attribuire all’uomo la responsabilità in ordine alla commissione per entrambe le suindicate condotte delittuose e di rinvenire, al contempo, all’interno della sua abitazione, anche indumenti compatibili con quelli indossati il giorno dell’evento.

Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’aggiunta del controllo mediante braccialetto elettronic

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