Ieri sera, i carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato i fratelli Carmelo Antonio Sambataro, 65enne, e Francesco Sambataro, 63enne, entrambi catanesi, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania, su richiesta della locale Procura Distrettuale della Repubblica, che li ha ritenuti responsabili di tentata estorsione in concorso.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero titolare del fascicolo e svolte caparbiamente in questi ultimi mesi dai Carabinieri di Misterbianco, sono state rivolte a verificare quanto denunciato, nel settembre 2014, dal proprietario di un agrumeto ricadente in Contrada Bovara, tra l’agro di Misterbianco e quello di Motta Sant’ Anastasia.
La vittima dichiarò di essere stato avvicinato, nel marzo 2014, da uno degli indagati che, come da “prassi” consolidata nella zona, pretendeva di ricevere il pagamento per una sorta di servizio di “vigilanza” offerto a protezione del fondo agricolo di sua proprietà. Rifiutandosi di pagare, generò, come “naturale” conseguenza, una serie di ritorsioni quali danneggiamenti, furti e atti di vandalismo mai verificatisi in passato.
Gli investigatori, nel corso dell’indagine, hanno osservato e documentato come gli arrestati di fatto svolgessero illegalmente il servizio di “vigilanza”, proprio in Contrada Bovara e nelle zone limitrofe di Misterbianco. Come peraltro confermato da altri proprietari terrieri, che coraggiosamente, credendo nel lavoro svolto dai magistrati e dai carabinieri, hanno dichiarato di essere stati costretti dagli indagati a pagare il servizio di “protezione” dedicato alle loro proprietà.
I militari, nel corso delle perquisizioni eseguite, hanno provveduto a sequestrare anche un fucile da caccia ed un revolver 357 magnum detenuti regolarmente da uno degli indagati, ma rinvenuti in un luogo diverso da quello previsto nell’autorizzazione. I rei, in attesa dell’interrogatorio del Gip, sono stati posti agli arresti nelle loro rispettive abitazioni.