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Giarre “buco” da 5 milioni di euro nei conti

Giarre “buco” da 5 milioni di euro nei conti

“Houston abbiamo un problema”. Al Comune di Giarre c’è una “falla” da 5 milioni di euro. Il sindaco Roberto Bonaccorsi è stato costretto ad ammettere l’esistenza del “buco”. Tra non poche difficoltà. Fino al giorno degli auguri con i dipendenti comunali, silenzio assoluto, ha preferito parlare del nostro virale scherzo del 1 aprile anziché informarli che il quadro contabile dell’Ente è di nuovo in pieno allarme. E, che, enfatizzare il varo della nuova pianta organica e la modernizzazione della struttura organizzativa, quando invece si ha la piena consapevolezza del fallimento, significa ignorare la realtà. Far finta di niente come i violinisti del Titanic che hanno continuato a suonare fin quando la nave non si è spezzata per poi inabissarsi. Esattamente come rischia di fare Giarre, immaginandola, per l’appunto, come una grande nave, governata da un sindaco “contabile” e da cinque dirigenti profumatamente pagati. La notizia del “buco” finanziario è stata volutamente taciuta e sinceramente non se ne comprende il motivo.

Un fatto è certo: in Municipio è partita, ad opera del sindaco, una vera e propria “caccia alle streghe” per individuare chi ha passato la “velina” alla stampa stante il fatto che la notizia doveva restare segreta. Così aveva ordinato il sindaco ai dirigenti nel corso di una recente riunione operativa. Ma la verità viene sempre a galla e quello che maggiormente stupisce, conoscendo le doti professionali del sindaco, nel campo della contabilità, come sia stato possibile non inserire nel Piano di Riequilibrio ben 4,2 milioni di euro.

FATTURA EDISON COMUNEChi è perché ha tenuto nascoste decine di fatture ? (nella foto accanto un lungo elenco di fatture non pagate nel 2014) Chi e perchè ha nascosto questi debiti? Sia ben chiaro, il sindaco parla di debiti pregressi. Ma non ci sono solo quelli. Nel 2014, quindi in piena sindacatura Bonaccorsi, ci sono decine di fatture non pagate all’Edison Energia per la fornitura di energia elettrica, per un ammontare complessivo di 754 mila euro. A questa somma si aggiungono altre fatture, scadute e non pagate, stavolta all’Eni Spa divisione Gas & Power che risalgono al dicembre del 2011 e le ultime cinque, emesse nel 2013 scadute e non pagate nel  febbraio e marzo del 2014, per un importo complessivo di 1milione e 87 mila euro.

Chi ha procurato un danno erariale di questa portata? Ci sarà mai qualcuno che ne risponderà? Ma i numeri del crack finanziario non sono finiti qui, nell’elenco dei debiti si sommano 900 mila euro per indennizzi per perequazioni urbanistiche a partire dal 2005;  circa 1,1 milioni per successive differenze di fatturazioni con la Joniambiente, ante 2013, e per finire una ulteriore differenza derivante dalla fornitura del servizio idrico, per circa 450 mila euro. Relativamente alle somme derivanti dalle bollettazioni di energia elettrica, va sottolineato che nell’anno 2014 si era già data copertura ad oneri finanziari sopravvenuti pari a circa 1,4 milioni di euro. Anche queste derivanti da fatture non pagate e apparse come per magia e sanate durante lo scorso Bilancio consuntivo, sprecando oltre 1 milione di euro di maggiori trasferimenti statali che potevano essere utilizzati per spesa corrente (manutenzione strade, scuole, impianti sportivi ecc.).

Come detto, sullo sfondo di questo scenario non certamente roseo per l’ente comunale, vi sarebbero presunte negligenze gestionali rispetto alle quali, il Collegio dei revisori dei conti starebbe eseguendo una mirata e approfondita analisi.

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