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Elezioni del Consiglio della Città Metropolitana di Catania: i risultati e le reazioni

Elezioni del Consiglio della Città Metropolitana di Catania: i risultati e le reazioni

Si sono conclusi gli scrutini per l’elezione del nuovo Consiglio della Città Metropolitana di Catania. Grazie all’efficienza dei servizi informatici dell’Ente, è stato possibile seguire in diretta tutte le fasi dello spoglio, con i risultati aggiornati in tempo reale sul sito istituzionale e sui canali social ufficiali.

Il sindaco metropolitano Enrico Trantino ha rivolto il suo saluto ai neoeletti consiglieri: “Rivolgo il mio più sincero benvenuto ai nuovi rappresentanti del Consiglio Metropolitano. Li invito a lavorare con spirito di servizio e con un’attenzione costante ai bisogni reali del territorio e dei cittadini. I consiglieri dovranno confrontarsi con un Ente strutturato, che tramite l’impegno dei suoi dirigenti e del personale svolge attività fondamentali nei settori della viabilità, della riqualificazione degli istituti scolastici, dell’efficientamento energetico, del turismo e della gestione delle riserve naturali. Abbiamo davanti sfide importanti che richiedono impegno, collaborazione e una visione chiara a sostegno dei diritti e dello sviluppo della nostra comunità metropolitana”.

Il Segretario Generale della Città Metropolitana, Mario Trombetta, ha sottolineato: “Abbiamo voluto che queste elezioni si svolgessero nel pieno rispetto dei principi di trasparenza e correttezza, grazie anche al prezioso supporto degli uffici informatici, che hanno reso possibile la trasmissione in diretta dello spoglio, permettendo alla comunità di seguire in tempo reale ogni aggiornamento”.

La proclamazione ufficiale degli eletti si è svolta oggi, alle ore 18:00, presso il Centro Direzionale di via Nuovaluce, in presenza del Sindaco Metropolitano Enrico Trantino, dei suoi consulenti e dei dirigenti dell’Ente.

Questa l’attribuzione dei 18 seggi:

5 seggi per Fratelli d’Italia
4 seggi per Forza Italia
3 seggi per Grande Sud
3 seggi per la Lega
2 seggi per il Partito Democratico
1 seggio per la Democrazia Cristiana.

Questo l’elenco degli eletti:

Fratelli d’Italia: Alessandro Campisi (il più votato in assoluto), Gesualdo Grimaldi, Santo Trovato, Mario Savasta ed Emilio Pappalardo.
Forza Italia: Roberto Barbagallo, Melania Miraglia, Antonio Montemagno ed Antonio Anzalone.
Grande Sicilia: Vincenzo Santonocito, Francesco Alparone e Maria Grazia Rotella “detta Daniela”.
Lega: Sergio Gruttadauria, Alfio D’Urso e Ruggero Strano.
Partito Democritico: Graziano Calanna e Giuseppa Giardinelli.
Democrazia Cristiana: Angelo Spina.

I RISULTATI COMPLETI

ELEZIONI CONSIGLIO METROPOLITANO DI CATANIA – 27 APRILE 2025

LE REAZIONI:

Soddisfatto Alberto Cardillo, presidente provinciale di Fratelli d’Italia Catania: “Abbiamo più volte detto che avremmo preferito elezioni dirette, coinvolgendo tutti i cittadini, com’è normale che sia in democrazia. Tuttavia anche con questo sistema dove a votare sono solo gli amministratori Fratelli d’Italia si conferma primo partito in provincia di Catania con il 27% dei voti.
Auguro buon lavoro ad Alessandro Campisi, Aldo Grimaldi, Fabio Savasta, Santo Trovato ed Emilio Pappalardo. Con loro ringrazio anche Ernesto Di Francesco e Vincenzo Silvestro, primo e secondo dei non eletti, i quali rappresentano il vasto territorio che un tempo era il collegio di Giarre. Ma ovviamente grazie a tutti i candidati per il grande contributo offerto al partito, nonché tutti gli amministratori elettori, alcuni dei quali civici che guardano a Fratelli d’Italia come modello e strumento di buongoverno locale. È stato grande il lavoro anche della nostra deputazione regionale e nazionale, che ringrazio per il grande spirito di squadra. Adesso buon lavoro ai nostri e agli altri eletti delle altre liste, i quali avranno l’onore e l’onere di riportare la rappresentanza e i doveri di controllo politico nella nostra ex provincia dopo 12 anni di assenza forzata”.

“Una grande classe dirigente, composta da 159 amministratori comunali – commenta l’on. Nicola D’Agostino di Forza Italia -, ha permesso a Forza Italia di risultare il secondo partito in provincia con 19.911 voti ponderati ed ottenere 4 seggi nel nuovo Consiglio Provinciale di Catania. Primo eletto con 5.174 voti è il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, seconda con 4.336 voti è la consigliera di Catania Melania Miraglia. Un ottimo risultato di segreteria che si aggiunge a quello degli altri due eletti: Antonio Montemagno, di Caltagirone, e Ninni Anzalone, di Misterbianco. Barbagallo risulta inoltre il più votato dai consiglieri comunali (45 grandi elettori). Ringrazio tutti i candidati che hanno contribuito al successo elettorale, nei prossimi giorni con il segretario provinciale Marco Falcone faremo il punto della situazione per rilanciare l’azione politica del partito”.

«Siamo soddisfatti per il risultato conseguito da Forza Italia alle elezioni provinciali di Catania, dove, grazie alla fiducia accordataci dai sindaci e consiglieri dei 58 Comuni etnei, abbiamo eletto ben quattro consiglieri metropolitani. Ci confermiamo seconda forza del centrodestra etneo. Complimenti al sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, alla consigliera catanese Melania Miraglia, al consigliere di Caltagirone Antonio Montemagno e al consigliere di Misterbianco Ninni Anzalone, chiamati adesso a esprimere le nostre istanze di buongoverno nella Città metropolitana di Catania». Così il segretario provinciale FI a Catania, l’eurodeputato Marco Falcone, commentando l’esito delle odierne elezioni provinciali. «In un contesto elettorale di secondo livello, dove non si è purtroppo espresso il voto popolare diretto – aggiunge Falcone – FI ha dimostrato di avere una classe dirigente solida e credibile. Ringraziamo i parlamentari FI, i dirigenti e tutti i forzisti del Catanese per l’impegno profuso. Come già ribadito, avremmo preferito che alle urne andassero i cittadini, ma adesso sfrutteremo comunque l’opportunità di restituire voce ai cittadini attraverso l’impegno dei nostri rappresentanti azzurri alla Città metropolitana», conclude.

Il deputato regionale ed esponente di Grande Sicilia on. Giuseppe Lombardo commenta: “Un risultato eccellente è quello conseguito in questa tornata delle elezioni di secondo livello dalla lista “Grande Sicilia”, confermandosi terza forza politica della provincia di Catania, con 3 consiglieri metropolitani appena eletti (Vincenzo Santonocito, Francesco Alparone e Daniela Rotella) con più di 17000 voti ponderati. 145 amministratori locali hanno voluto credere nella nuova formazione politica che esordisce per la prima volta in una competizione elettorale insolita e brevissima, nella quale, però, i nostri candidati, cui va espresso un sincero apprezzamento per l’abnegazione e le capacità di radicamento nella provincia etnea, hanno saputo veicolare un messaggio di rilancio dell’ente provinciale, cui va restituita quella centralità funzionale nelle materie di propria competenza tutt’altro che residuali”.

Il deputato regionale Santo Primavera, interviene con toni critici nell’odierno sistema elettorale delle elezioni di secondo livello nelle ex Province regionali siciliane. Primavera pone l’accento sulla drastica riduzione della rappresentanza territoriale derivante dal nuovo sistema elettorale indiretto. Ricorda come, con il precedente sistema, l’ex Collegio provinciale di Giarre riuscisse ad esprimere ben cinque rappresentanti, garantendo un equilibrio tra le forze di maggioranza e opposizione.

“Con il nuovo sistema elettorale indiretto questo vasto territorio esprime solo un consigliere provinciale (Graziano Calanna di Bronte ndR). Il voto indiretto ha sancito il funerale della democrazia rappresentativa delle autonomie locali, perché prima le province regionali in Sicilia erano espressione statutaria e costituzionale dei liberi consorzi comunali, ora soltanto di segreterie personali che scelgono a tavolino chi deve rappresentare quale interesse. L’agognata lotta alla casta ha prodotto questi paradossali risultati! Non meravigliamoci poi che il quadro nazionale e regionale sia pessimo, perché rappresenta lo specchio delle cordate locali dei singoli”.

Secondo Primavera “è giunto il momento di renderci conto che i costi della rappresentatività politica sono i costi sociali di un sistema democratico. Meglio, quindi, una pessima democrazia che uomini soli al comando. Occorre ridare voce ai siciliani e tornare al sistema di voto diretto delle province e poi in generale ad un sistema proporzionale per collegi con voto di preferenza ad ogni livello. Tale metodo rappresenta davvero l’uno vale uno! La mia storia è stata sempre al fianco della democrazia e dei territori!”.

 

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