Il volo Catania Palermo e gli “ammucca lapuni” -
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Il volo Catania Palermo e gli “ammucca lapuni”

Il volo Catania Palermo e gli “ammucca lapuni”

Sembrava impossibile credere a quanto diverse testate giornalistiche avessero riportato ieri. Fatte le dovute verifiche, controllato il calendario e accertato che il primo aprile era già trascorso da un pezzo, abbiamo impiegato non poco per capire. Capire cosa e perché, vi chiederete? Come tutti sappiamo, il cedimento di un viadotto sull’autostrada Catania Palermo, ha diviso, da un punto di vista viario la Sicilia in due. I tempi previsti per la ricostruzione del viadotto – si parla, ottimisticamente, di due anni – non fanno certamente ben sperare visto che la storia ci insegna che siamo maestri della “dilatazione temporale” quando si tratta della realizzazione di opere pubbliche.

Insomma, un tratto dell’autostrada Palermo Catania lungo circa 16 km è chiuso e per coprire quel tratto bisognerà fare un percorso alternativo lungo circa 100 km di strada statale e pare che il percorso alternativo nel tratto interessato dal crollo possa dilatare, addirittura, i tempi di percorrenza da Catania a Palermo (o viceversa), dalle ordinarie due ore o poco più a circa cinque ore (ma non è che si sta esagerando un po’?)! Panico per tutti i pendolari! Come fare?

Ecco scendere in campo la super politica, quella dei fatti e non delle promesse, quella delle soluzioni concrete. In questo caso a vestire i panni del super politico il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, che pare sia riuscito a “strappare” – o “lautamente pagare”, lo scopriremo presto – l’impegno di Alitalia per la realizzazione di tratte aeree Catania-Palermo e viceversa. Si vocifera anche di procedure d’imbarco accelerate (accelerate?) e percorrenza in soli 20 minuti. Il tutto per la gioia di quelle migliaia (migliaia?) di pendolari che potranno viaggiare comodamente e velocemente.

Altro accordo siglato pare che sia quello con Ferrovie dello Stato – quelle stesse Ferrovie che paventano tagli nel trasporto ferroviario da e per il Continente – che dovrebbe mettere a disposizione il treno Minuetto che, sulla “moderna” tratta ferroviaria che collega Catania a Palermo, potrà sbizzarrirsi e sfoderare le sue migliori performances, garantendo la maggiore velocità possibile e, aggiungiamo, insieme alla maggiore sicurezza possibile.

Infine è intervenuto, com’era giusto che fosse, anche il Governo centrale. Ieri sui luoghi è arrivato il ministro Delrio che ha annunciato l’attivazione della soluzione alternativa consistente in un bypass di un chilometro e mezzo di collegamento tra la statale e lo svincolo di Scillato. Costo stimato un milione di euro. Tre mesi, invece, è il tempo stimato per la realizzazione di questo bypass.

“È la soluzione più semplice e più veloce” ha dichiarato Delrio. Speriamo che Crocetta non l’abbia sentito, altrimenti sai che delusione. Noi, per non deluderlo, “ammuccamu lapuni”.

 

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