Francavilla, le giornate del SS. Crocifisso -
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Francavilla, le giornate del SS. Crocifisso

Francavilla, le giornate del SS. Crocifisso

Sono iniziati ieri con la fiaccolata per le vie del paese e si concluderanno lunedì prossimo 20 aprile i riti religiosi ed i momenti festosi in onore della sacra scultura lignea conservata nella Chiesa Matrice

Sono in corso di svolgimento i festeggiamenti in onore del Santissimo Crocifisso ligneo della Chiesa Matrice di Francavilla di Sicilia. Tradizione vuole che tale evento religioso, particolarmente sentito dalla popolazione locale, ricorra nella giornata del 20 aprile, che quest’anno cadrà lunedì prossimo.

Il programma, predisposto di concerto col parroco Don Giuseppe Albano dall’associazione organizzatrice “SS. Crocifisso” guidata da Antonio Mancini, ha avuto inizio ieri sera con una fiaccolata d’apertura che ha attraversato alcune vie del paese.

Altri momenti festosi saranno gli spari di bombe e gli scampanii alle ore 17.30 di sabato 18 aprile ed alle ore 8.00, 12.00 e 17.00 dell’indomani (domenica 19 aprile).

In queste sere e sino a lunedì prossimo le SS. Messe verranno officiate alle ore 18,30 nella Chiesa Matrice (dove verranno celebrate anche le varie messe della giornata domenicale del 19 aprile).

Nella mattinata di sabato 18 aprile, inoltre, il Crocifisso di Francavilla riceverà la visita dei pellegrini provenienti dal vicino Comune di Castiglione di Sicilia, il cui arrivo è previsto alle ore 10,00.

Quest’anno il SS. Crocifisso di Francavilla non verrà portato in processione in quanto a tale solenne evento viene tradizionalmente data una cadenza quadriennale (l’ultima processione si è svolta due anni fa).

La sacra scultura in legno custodita nella Chiesa Matrice sarebbe stata opera di due ladroni rifugiatisi nelle campagne francavillesi per sfuggire alla milizia romana. In segno di ringraziamento per essere scampati alla cattura, i malviventi pensarono di scolpire Gesù crocifisso utilizzando il tronco dell’albero d’arancio sotto il quale si erano nascosti. A lavoro quasi concluso, però, non sapevano da quale parte far reclinare il volto del Cristo; intanto, sfiancati dalle peripezie della giornata, decidevano di prender sonno. Al risveglio, quale fu la loro sorpresa nel vedere che quel volto si trovava già posizionato nel verso giusto, ossia chinato sulla spalla destra! Colsero ciò come un segno del perdono divino e decisero di cambiare vita abbandonando definitivamente le attività criminose. Quel simulacro divenne, così, oggetto di grande venerazione da parte della comunità locale, che da esso avrebbe ricevuto anche miracoli. Si narra, ad esempio, che in caso di alluvioni o periodi di siccità, l’uscita in processione del Crocifisso determinava un repentino cambiamento delle condizioni atmosferiche, con grande sollievo della popolazione e, soprattutto, degli agricoltori.

Rodolfo Amodeo

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