La città di Acireale ha ospitato domenica 19 aprile l’incontro dell’ANCeSCAO (associazione nazionale centri sociali comitati anziani e orti) promosso dal Coordinamento regionale di Sicilia, presieduto da Michele Crisafulli, sul tema “Gli anziani, quale futuro?”. Sono stati presenti oltre 200 partecipanti provenienti da Comiso, Piazza Armerina, Valguarnera, Leonforte, Pietraperzia, Assoro, Santa Venerina, Acireale.
I lavori sono stati aperti dai saluti di benvenuto da parte del sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, di Aci Catena Ascensio Maesano, dagli onorevoli Basilio Catanoso, Angela Foti, Nicola D’Agostino, dal commissario Ipab Santonoceto di Acireale, avv. Santo Primavera, dal delegato del sindaco di Santa Venerina, il dott. Nino Russo, presidente del locale Centro Anziani. Sono stati presenti ed attivi nell’accogliere i partecipanti anche i consiglieri del coordinamento regionale Ancescao della Sicilia, Francesco Cigna e Gino Nicoletti.
I lavori, quindi, sono stati introdotti e moderati dal consigliere nazionale Ancescao, avv. Patrizia Ferraro, che ha subito dato la parola all’acese Francesco Fichera, coordinatore per la Provincia di Catania dell’associazione che nel suo intervento ha evidenziato come la Regione Siciliana non faciliti la vita dei Centri Anziani, escludendo pur con la sua autonomia, tanti di quei diritti e servizi concessi nel resto d’Italia dallo Stato. e come il governo con il D.L. del 9 aprile 2015, che modifica il Terzo settore, potrebbe limitare l’azione di volontariato dei Centri Sociali, anziché valorizzarli. Sono quindi seguite le due relazioni previste in programma a cura del past presidente nazionale Ancescao on. Mario Andrea Bartolini e del presidente del coordinamento regionale Sicilia, Michele Crisafulli, che hanno fatto presente come in effetti gli anziani siano una risorsa per la nazione in tanti campi, la necessità di avvicinare i giovani alle associazioni della Terza Età, nell’interesse e crescita umana di entrambe le generazioni, la necessità di mettere in Rete le varie associazioni, l’urgenza di un convegno del centro-sud per fare conoscere a largo raggio in queste regioni le finalità Ancescao, nonché l’approfondimento del D.L. del 9 aprile 2015, per evitare sorprese.
Ricordiamo che il D.L. del 9 aprile 2015 riordina il Terzo settore al fine “di sostenere la libera iniziativa dei cittadini che si associano per perseguire il bene comune, elevare la cittadinanza attiva, l’inclusione e il pieno sviluppo della persona, valorizzare il potenziale di crescita e occupazione lavorativa”. E che il Governo è delegato ad adottare entro dodici mesi dall’entrata in vigore della legge, i relativi decreti legislativi in materia di disciplina del Terzo settore. Nel dibattito sono intervenuti, tra gli altri, Roberto Messina responsabile FederAnziani (settore sanità), che ha sottolineato l’importanza del vivere bene per l’anziano e quindi della necessità di usufruire anche delle Terme e fare turismo e cultura ed Elio D’Orazio delegato del coordinamento regionale Ancescao del Lazio. L’Incontro si è concluso con l’impegno di fare pervenire copia delle Relazioni ai rappresentanti politici regionali e nazionali locali ed al segretario regionale PD della Sicilia che impossibilitato ad intervenire ha fatto presente la sua disponibilità alla risoluzione dei problemi della categoria.
Camillo De Martino
nella foto: la coordinatrice dei lavori avv. Patrizia Ferraro (al microfono) e il tavolo della presidenza. Il presidente Michele Crisafulli è il quarto da destra.