Una vita per l’arte: José Russotti -
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Una vita per l’arte: José Russotti

Una vita per l’arte: José Russotti

L’inesauribile vena creativa del poliedrico pittore, poeta, scrittore e musicista originario di Malvagna, piccolo centro dell’Alcantara, il quale ultimamente si sta dedicando, con eccellenti risultati, sia alla narrativa che ai dipinti digitali, ossia la raffigurazione “virtuale” di luoghi reali tramite il sapiente utilizzo di particolari software informatici

Di artisti cosiddetti “poliedrici”, ossia in grado di spaziare tra i diversi campi della creatività, ne abbiamo conosciuti diversi. Ma José Russotti è sicuramente uno dei più poliedrici in assoluto in quanto in questi suoi primi sessantatré anni di vita sulla terra ha frequentato quasi tutte le Muse dell’arte cimentandosi, con eccellenti risultati ed esaltanti gratificazioni, nella pittura, nella poesia, nella narrativa e persino nella musica.

Di questo infaticabile “inventore di emozioni” va particolarmente fiero il suo paesello siciliano d’origine, ossia Malvagna. Russotti, in realtà, è venuto al mondo in Argentina, ma i suoi genitori provenivano dal piccolo Comune della Valle dell’Alcantara. Attualmente continua a risiedere a Messina, dove ha lavorato presso l’importante quotidiano regionale “La Gazzetta del Sud” come grafico pubblicitario, anche questa un’occupazione all’insegna di quella creatività che per Russotti è quasi ragione di vita.

Proprio qualche giorno fa, la Città dello Stretto gli ha assegnato la piazza d’onore ed una medaglia d’oro nell’ambito del concorso dell’associazione “Asas”, dove Russotti aveva partecipato con la significativa lirica in vernacolo “Pura niàutri”, incentrata sulla più che mai attuale tematica dello scontro di religioni e civiltà.

Ma il “palmares” dell’artista ed intellettuale malvagnese annovera anche altri prestigiosi riconoscimenti, da lui meritatamente conseguiti negli ultimi decenni, tra cui il Premio Nazionale di Poesia Siciliana “Al Qantara” del Comune di Taormina (1999) ed una segnalazione speciale al Premio di Poesia “Vann’Antò – Saitta” di Messina (2002).

«Prima di misurarmi con la scrittura – dichiara José Russotti – mi ero dedicato per circa un ventennio alla pittura. Con le mie tele ho allestito un paio di mostre personali ed ho partecipato all’Expo di Bari del 1994. Per quanto concerne la mia produzione letteraria, nel 2002 ho dato alle stampe la silloge di poesie “Fogghi mavvagnòti” ed attualmente sono presente, con i racconti “Tornando dalla vigna” e “Ritorno da Piano Provenzana”, su “Storiebrevi.it”, ossia il nuovo website del gruppo editoriale “LEspresso” visitabile e leggibile anche dal proprio smartphone. Per limmediato futuro ho in cantiere il romanzo autobiografico “Da Malvagna in poi” e la silloge in dialetto malvagnese “Cant’amari”».

Ma José Russotti, come prima accennavamo, ha anche frequentato il mondo delle sette note, sempre ispirato dai suoi luoghi d’origine. Nel 2004 ha infatti prodotto il cd “Novantika”, contenente una serie di brani di musica etnica con testi da lui composti in dialetto tipico malvagnese.

Russotti non ha, comunque, mai abbandonato le sue radici pittoriche. Negli ultimi anni, in particolare, si è accostato alla cosiddetta “pittura digitale”, realizzando una mirabile sintesi tra il suo innato estro artistico e le nuove tecnologie cui, anche come grafico professionista, è stato sempre sensibile. Ed è lui stesso ad illustrarci questa forma di espressione figurativa contemporanea.

«Si tratta – spiega l’artista – di una pittura realizzata al computer partendo da una fotografia per poi arrivare ad un’opera d’arte personalizzata. Ci si avvale, in pratica, di software che simulano il pennello reale e le varie tecniche (tempera, olio, acquerello, ecc.). In tutto il mondo migliaia di autorevolissimi artisti (a cominciare da quelli del gruppo della “Fantalogica”) si dedicano alla pittura digitale, che non è certo un’arte “inferiore” in quanto richiede ore ed ore di applicazione per poi approdare alla fase conclusiva, che è quella del passaggio dal virtuale al reale tramite la stampa dell’opera, facente parte anch’essa del processo creativo. Per quanto mi riguarda, dunque, anche il computer, che potrebbe apparire come un mezzo “freddo”, lo considero uno strumento per potersi esprimere artisticamente e per dialogare col mondo. Qualche anno fa, trasformandomi in “artista ambulante”, i miei dipinti digitali li ho portati in “tour” in vari Comuni della Valle dell’Alcantara (Malvagna, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria, ecc.) in una sorta di mostra itinerante denominata “I luoghi della memoria”, nella quale ho esposto gli scorci paesaggistici, i vicoli e le case abbandonate dei nostri paesini montani, da me ritratti avvalendomi di questa nuova tecnica, da considerare “arte” a tutti gli effetti».

Si resta ammirati di fronte alla brillante personalità di José Russotti, un artista “tout court” proveniente dal profondo entroterra siciliano, cui è rimasto sempre legato e che continua ad ispirarlo, il quale ha fatto della creatività il proprio stile di vita, trasmettendo sentimenti, emozioni e messaggi attraverso i vari linguaggi dell’anima.

Rodolfo Amodeo

 José Russotti premiato dall'associazione Asas di Messina

José Russotti - Malvagna, veduta da San Marco José Russotti - Malvagna, la casa rossa

José Russotti - Roccella Valdemone, Chiesetta del Calvario José Russotti - Santa Domenica Vittoria, scalinata a Pertichigna

FOTO: José Russotti con sullo sfondo uno scorcio della sua Malvagna da lui ritratto con la tecnica della pittura digitale, mentre riceve il recente premio dell’associazione “Asas” di Messina ed altre sue opere digitali raffiguranti angoli caratteristici di alcuni Comuni della Valle dell’Alcantara

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