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Catania, sulle società partecipate polemica in Consiglio comunale

Catania, sulle società partecipate polemica in Consiglio comunale

Doveva tenersi ieri la seduta che avrebbe stabilito, una volta e per tutte, il destino delle partecipate, ma tutto si è concluso con un nulla di fatto. Gli esponenti dei gruppi consiliari infatti hanno deciso di disertare la riunione per far sì che la seduta venisse rinviata. Già dalle prime battute l’incontro rivelava tensioni e malcontenti.

Dopo il minuto di silenzio per la scomparsa della piccola Smeralda, la bambina malata che da tempo riceveva le cure del metodo stamina, il capogruppo di Area Popolare, Manlio Messina, aveva anche chiesto all’amministrazione di proclamare il lutto cittadino, che non è stato concesso dalle istituzioni. Un colpo che ha tristemente rafforzato il clima ostile della giornata. Nonostante tutto l’assessore Girlando ha proseguito l’incontro con i pochi superstiti delineando un excursus delle partecipate.

“Finalmente ecco lo strumento che consentirà di intervenire in maniera efficace e moderna sul sistema di tutte queste società e in particolare su trasparenza e controllo economico, di gestione e di qualità”, a spiegare nei dettagli cosa prevede il nuovo regolamento delle società partecipate è l’assessore Girlando che, senza nascondere un pizzico di ottimismo e soddisfazione in merito all’innovativo piano, cerca di dissipare tutte le polemiche del caso.

“Liquidazioni e dismissioni riguardano – continua Girlando –, oltre ad Aseoc Spa, Sviluppo e Patrimonio ex Catania Risorse e Sidra services srl, già eliminate negli anni passati, anche altre dodici tra società e consorzi: Asec Trade, Ato Catania Ambiente, Azienda Municipalizzata Trasporti, Cas – Consorzio Autostrade Siciliane, Coceter – Consorzio Comunale Espropri, Consorzio per l’Area di Sviluppo industriale, Consorzio Sicilia al Passo, Golftur, InvestiaCatania, Maas – Mercati Agro Alimentari Sicilia, Sie spa – Servizi Idrici Etnei e Sis – Società degli Interporti Siciliani. A essere parzialmente ceduta sarà invece l’Asec spa. Saranno mantenute, fondendole tra loro Azienda metropolitana trasporti e Sostare srl. Mantenute anche Acoset – Azienda consortile servizi etnei, Fondazione Verga, Istituto Musicale Vincenzo Bellini, Multiservizi spa e Sidra spa”.

“Il piano operativo di razionalizzazione entro pochi mesi verrà poi sottoposto al Consiglio comunale per approvare le delibere di loro competenza. E con l’assemblea cittadina lavoreremo di concerto per quello che è un grande obiettivo per la città – conclude Girlando –. Terremo le società in equilibrio finanziario e vigileremo sulla loro efficienza. Nel frattempo, abbiamo provveduto a un drastico contenimento dei costi”.

Ma nonostante lo spirito impavido e fiducioso degli addetti ai lavori, le polemiche non si sono fatte attendere. E maggioranza e opposizione, nel corso della seduta di Consiglio comunale hanno palesato ancora una volta le loro perplessità. A preoccupare sono stati soprattutto i ritardi nella predisposizione dei piani di sviluppo delle aziende partecipate comunali, e il modus operandi dell’’amministrazione, accusata dii aver agito con “superficialità”.

“Quanto è accaduto è molto grave sotto il profilo istituzionale; tra l’altro è stata fatta irresponsabilmente crescere l’apprensione negli oltre 1700 lavoratori, che in questi due anni di scelte mancate o rinviate hanno dovuto pagare un prezzo salatissimo con l’applicazione di severissimi contratti di solidarietà che hanno inciso pesantemente sulle loro famiglie”, hanno tuonato dall’opposizione.

Una matassa non semplice da dissipare, che mai come oggi si scontra con l’impossibilità di conciliare salvaguardia occupazionale e risparmio comunale.

Nicoletta Castiglione

fonte sito partner siciliajournal.it

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