Randazzo, le “Case Giusa” di contrada Rocca Mandorla affidate al Club Alpino -
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Randazzo, le “Case Giusa” di contrada Rocca Mandorla affidate al Club Alpino

Randazzo, le “Case Giusa” di contrada Rocca Mandorla affidate al Club Alpino

Ieri mattina, domenica, la cerimonia ufficiale di consegna dell’area rurale di proprietà del Comune etneo alla locale sottosezione del Club Alpino. Secondo gli auspici dei soci e dell’amministrazione comunale il sito diventerà un punto di riferimento per l’escursionismo in tutte le stagioni. Tutti concordi nel dire che si tratta di un grande passo in avanti a favore del turismo naturalistico.

Cai5_WebDopo aver aperto i battenti nel 2012, i soci della sottosezione del Club Alpino di Randazzo raggiungono un nuovo importante traguardo; la conduzione di un’area rurale denominata “Case Giusa”, da servire come base per l’escursionismo montano sul versante nordoccidentale dell’Etna.

Il complesso, di proprietà comunale, costituito da un vecchio palmento con un’antica stalla e un terreno adiacente, è stato prima restaurato e poi inaugurato nel 2002 dall’allora presidente del Parco dell’Etna Filippo Urzì, durante l’Amministrazione Del Campo.

Cai9_WebAlla cerimonia inaugurale del taglio del nastro e della consegna delle chiavi al reggente la sottosezione Cai di Randazzo, Gaetano Longhitano, erano presenti diverse autorità. Oltre al sindaco Michele Mangione e al presidente del Consiglio comunale Antonino Grillo, era presente il comandante della locale Stazione Carabinieri, il comandante della Polizia Municipale, il comandante del Distaccamento di Randazzo del Corpo forestale, don Piergiorgio Rasano, che ha recitato una preghiera di benedizione, e i volontari della Protezione Civile comunale. Naturalmente, erano presenti pure i soci del Club Alpino, non solo quelli di Randazzo ma anche una rappresentanza dell’antica sede di Catania.

Cai8_WebTra gli intervenuti c’era pure l’ex sindaco Ernesto Del Campo che durante la parte finale della sua ultima sindacatura avviò il percorso autorizzatorio. “Una serie di contrattempi burocratici non mi hanno consentito formalizzare la consegna – ha detto Del Campo suo nel breve intervento –. Oggi il sindaco Mangione, in una normale continuità amministrativa, ne ha completato l’iter”.

Dopo i discorsi di circostanza e il taglio del nastro è stato fatto un brindisi per una buona gestione di questo nuovo rifugio di montagna e per una lunga vita al Cai.

Cai7_WebLa sottosezione Cai di Randazzo che annovera iscritti di tutte le età annuncia progetti ambiziosi.  “Finalmente, dopo un lungo iter burocratico con il Comune di Randazzo, il nostro progetto e la nostra caparbietà sono stati premiati – afferma Gaetano Longhitano – riteniamo sia apprezzabile che l’amministrazione comunale abbia affidato alla sede locale del Cai questo bellissimo complesso rurale. Noi ci proponiamo di rilanciare la struttura. É una scommessa che speriamo di poter vincere, siamo sulla buona strada. Tant’è che nei giorni scorsi, dopo la firma del contratto, il rifugio ha già ospitato i primi escursionisti. Un gruppo del Cai di Mantova che partecipava all’Etna trekking Cai6_Weborganizzato dal Cai di Catania. Da oggi in poi il rifugio sarà inserito in questo e in altri circuiti. Ciò significa che diversi gruppi nazionali e internazionali verranno spesso a farci visita. Non solo i soci del Cai, ma anche scolaresche, turisti e altre associazioni, in questo mese di maggio, hanno già prenotato la struttura e le attività previste dal nostro sodalizio”.

Tenuto conto della natura senza scopo di lucro del Cai, l’immobile è stato concesso dietro il corrispettivo di un canone annuo, simbolico, di euro 100 per la durata di cinque anni, con possibilità di proroga ma anche di disdetta anticipata nel caso il complesso dovesse servire per interesse pubblico.

Il fabbricato, utilizzato raramente per manifestazioni organizzate dal Comune, negli anni scorsi è stato oggetto di vari episodi di vandalismo.

Pertanto, con questa iniziativa le parti hanno raggiunto diversi obiettivi. Da un lato i soci del Club Alpino ottengono la disponibilità di un immobile strategico per creare una stazione per il turismo naturalistico e un punto di riferimento per l’escursionismo; dall’altro lato il Comune, benché non percepirà alcun affitto (se si escludono le simboliche 100 euro), con la costante frequentazione della struttura, si assicura la manutenzione ordinaria, il presidio costante dell’immobile e un potenziale aumento del flusso di escursionisti (studenti e soprattutto forestieri), con positive ripercussioni sull’economia indotta dal processo turistico.

Cai3_Web“Con l’affidamento della gestione delle “Case Giusa” – dichiara il sindaco Mangione – contiamo di attivare un circuito escursionistico di grande suggestione paesaggistica sul nostro versante etneo. Infatti, a tale struttura si affiancherà, tra qualche mese, il complesso di “Case Caldarera”, in contrada Pirao, in corso di ristrutturazione a cura del Parco dell’Etna e la casermetta di Monte Spagnolo i cui lavori di restauro cominceranno a giorni. Sono convinto che immobili del genere vadano gestiti da soggetti del territorio che sappiano valorizzarli al meglio per una corretta e diffusa fruizione. Solo così potremo sottrarli al vandalismo diffuso che ha già fatto danni irreparabili al patrimonio pubblico. Sono sicuro che i soci del Cai di Randazzo sapranno promuovere le meraviglie naturalistiche del nostro territorio per le quali esprimono una sana e grande passione. A loro faccio i miei migliori auguri e va la mia gratitudine e di tutta l’amministrazione comunale per tutto quello che fanno e che faranno in futuro”.

Gaetano Scarpignato

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