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Randazzo, svolta nel caso del presidente del Consiglio Grillo: il Tar sospende la delibera di “revoca”

Randazzo, svolta nel caso del presidente del Consiglio Grillo: il Tar sospende la delibera di “revoca”

Il presidente del Tar di Catania, Salvatore Veneziano, ha sospeso la deliberazione del Consiglio comunale n. 8 del 9 aprile scorso con cui il civico consesso ha “revocato” la propria delibera riguardante l’elezione del presidente Grillo. Per il 28 maggio prossimo, invece, è attesa la prosecuzione del giudizio circa l’annullamento della stessa delibera

imageNei giorni scorsi, dopo la pubblicazione della delibera del Consiglio comunale n. 8 del 9/4/2015, avente per oggetto la revoca della delibera n. 32/2013 relativa all’elezione del presidente del Consiglio comunale Antonino Grillo (nella foto a sinistra), l’interessato si è opposto alla deliberazione presentando ricorso al Tar di Catania.

Com’era prevedibile, il presidente del Tar di Catania, in attesa del pronunciamento della sentenza della Camera di consiglio, ritenendo sussistenti i prescritti requisiti di estrema gravità e urgenza, con decreto n. 338/2015, ha emesso un provvedimento cautelare urgente, dando ragione al ricorrente.

Il giudice amministrativo ha pertanto sospeso l’efficacia della deliberazione del Consiglio comunale n. 8 del 9/4/2015 con cui il Civico Consesso ha revocato – con un iter ritenuto “atipico”per la fattispecie – la propria delibera n° 32 del 15/07/2013.

Secondo l’avvocato Agatino Lanzafame, legale del presidente Grillo, “il Consiglio comunale voleva revocare il presidente Grillo con un procedimento “sui generis”. Tant’è – dice il legale – che il ricorso per l’annullamento della deliberazione n. 8/2015 si è reso necessario poichéla stessa delibera è gravemente viziata, sia sotto l’aspetto procedurale sia nel merito”.

In effetti, sotto l’aspetto giuridico, fin dal suo nascere, la delibera oggetto del contenzioso ha fatto storcere il naso a molti addetti ai lavori, giacché chiaramente in contrasto con le disposizioni di legge.

Come è noto, alla base dell’approvazione della delibera vi sono gli aspri contrasti tra Grillo e la minoranza che contesta al presidente il suo comportamento politico-istituzionale, ritenuto pregiudizievole per gli interessi del Consiglio e della comunità.

Una prima vittoria per il presidente Antonino Grillo che per qualche settimana aveva sentitola terra tremare sotto la sua poltrona. Incassando favorevolmente il provvedimento di sospensione, in attesa che la Camera di consiglio del Tar di Catania si pronunci sull’annullamento della delibera n. 8/2015 (cosiddetta di revoca), il presidente potrà continuare a svolgere il suo ruolo senza equivoci – almeno dal punto di vista giuridico – per garantire la piena funzionalità dell’organo consiliare in vista dell’approvazione del rendiconto 2014 e del bilancio di previsione 2015.

Certo, sul piano politico, com’è prevedibile, la questione avrà ancora uno strascico di polemiche tenuto conto che l’opposizione (vale a dire metà dei consiglieri) da qualche tempo disconosce la funzione al presidente.

Dal canto suo, Grillo, invece, manifesta un cauto ottimismo e dichiara piena soddisfazione per un provvedimento che tutela lo svolgimento dei lavori del Consiglio e che conferma la bontà del suo operato.

La discussione, ancora una volta, ci proietta soprattutto nella grave criticità politica rappresentata dalla mancanza di una solida e chiara maggioranza consiliare a sostegno del sindaco Mangione. Per cui, così perdurando le cose, prevarrà una situazione in cui i lavori consiliari saranno costantemente impantanati e con una maggioranza sempre più sfiancata.

Gaetano Scarpignato

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