Ieri, lunedì 18 maggio, è stata una giornata storica per i cittadini della Valle del Simeto. Dopo un lungo percorso si è finalmente ufficializzato, con la firma di una convenzione quadro, l’avvio operativo del Patto di Fiume Simeto.
Nell’aula del rettorato dell’Università degli studi di Catania, hanno firmato il rettore, Giacomo Pignataro, i sindaci dei Comuni etnei di Adrano, Biancavilla, Belpasso, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Ragalna, Santa Maria di Licodia, quelli ennesi di Centuripe, Regalbuto, Troina, il consorzio di Bonifica di Enna e il presidio partecipativo del Patto di Fiume Simeto. Tredici soggetti che condividono un documento che impegna tutti a sostenere e implementare azioni di salvaguardia, tutela attiva e valorizzazione del patrimonio naturalistico, ambientale, culturale, sociale ed economico della Valle del Simeto.
Il processo partecipativo che caratterizza in maniera esclusiva per la Sicilia questa esperienza è rappresentato dalle pratiche di cittadinanza attiva volte alla cogestione responsabile e partecipata dell’intero territorio, con obiettivi precisi per quanto riguarda i profili urbano-territoriale, paesaggistico, idrogeologico, ecologico, economico e socio-culturale. Queste linee si tradurranno in progetti concreti che verranno elaborati da un “laboratorio partecipato” già dai prossimi mesi e che potranno essere finanziati da fondi previsti dalla Strategia Nazionale Aree Interne e da fondi diretti e indiretti previsti dalla Strategia Horizon 2020.
Il Patto per il Fiume Simeto fa parte della grande famiglia degli Accordi di Paesaggio e, in linea con la Direttiva 2000/60/CE sulla Gestione Comunitaria delle Acque, si configura come un documento programmatico di sviluppo, sottoscritto volontariamente da tutti i soggetti che si vogliono impegnare nella costruzione di un futuro ispirato ai principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. L’operatività del Patto si concretizzerà in appuntamenti già fissati per il prossimo mese: il 4 giugno in un incontro ufficiale con referenti politici e tecnici della Regione sul tema degli interventi contro i dissesti idrogeologici dell’area, il 19 gli incontri nei diversi Comuni per la progettazione partecipata e il 26 per la presentazione dei progetti elaborati da una “International Summer school” di rigenerazione urbana.