I carabinieri della Stazione di Riposto hanno arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, violazione delle norme relative alla pesca sportiva subacquea e di frutti di mare in periodo di fermo un 49enne acese, incensurato, e denunciato in stato di libertà, per gli stessi reati, altre due persone, tra cui un minore di 17 anni.
I fatti. Ieri mattina una pattuglia della Guardia costiera di Riposto, in servizio di controllo sul lungomare ripostese, ha notato alcuni pescatori di frodo che, alla vista dei marinai, si sono allontanati repentinamente con un un’auto. Un militare della pattuglia del Circomare ha tentato di intimare l’alt ma ha rischiato di essere arrotato. L’auto è quindi riuscita a fuggire in direzione di Giarre.
A quel punto, secondo quanto si è appreso, è stato diramato l’allarme dalla centrale della Guardia Costiera di Riposto anche ai carabinieri e così, dopo lunghe ricerche, il conducente della vettura e altre due persone che si trovavano a bordo, sono state rintracciate nelle rispettive abitazioni. I carabinieri hanno anche recuperato la “refurtiva”, circa 300 ricci. Sequestrati anche fucili da sub e altri attrezzi per la pesca di frodo. L’arrestato, in attesa di giudizio, è stato rimesso in libertà Contestata anche una sanzione di 5 mila euro.